Un altro passo in avanti per l’Italia che esce imbattuta da Danzica: 0-0 contro la Polonia, in un match che l’Italia avrebbe potuto chiudere in più riprese, ma è mancata in fase conclusiva. Ha sprecato troppo la formazione di Mancini e alla fine è uscito fuori un buon punto, tenendo conto che mercoledì avremo a Bergamo l’Olanda e poi asenpre in casa la Polonia e l’inerzia del girone è tutta dalla parte azzurra. Roberto Mancini è abituato a sorprendere e all’annuncio delle formazioni, opera un ampio turn over in vista della partita di mercoledì a Bergamo contro l’Olanda. Così nel tridente offensiva, accanto a Belotti e al neo juventino Chiesa, c’è il romanista Pellegrini reduce da un intervento al naso a inizio settimana. Restano in panchina sia Chiellini che Immobile che partiranno titolari nella partita contro gli Orange. E così, davanti a Donnarumma, Bonucci e Acerbi giocano centrali, Florenzi a destra, Emerson preferito a Spinazzola a sinistra. In mezzo Barella, Jorginho e Verratti. Nella Polonia, occhi puntati siul miglior giocatore europeo per la Uefa, ovvero Robert Lewandowski. Dietro, altra conoscenza del calcio italiano, ovvero Glick. Solo panchina per Milik e Piatek. Panchina anche per lo juventino Szczesny e per Skorupski. Sugli spalti dell’Arena di Danzica, poco meno di diecimila spettatori, un buon segnale.
La Polonia prova subito la partenz veloce, ma è l’Italia a prendwere subito in mano le redini del gioco. E sfiora subito il gol, prima con Pellegrini, gran girata di testa di poco fuori, poi con un erroraccio di Chiesa a porta spalancata spedisce alle stelle. E si dispera Mancini in panchina. Acerbi è attento a non concedere spazi a Lewandowski con Bonucci in seconda battuta a correggere eventuali smagliature, mentre Emerson Palmieri comincia a spingere con una certa continuità. Sorniona la Polonia che però negli spazi si trova a suo agio e infila palloni invitanti per Lewa, con Emerson bravo ad anticipare il polacco in maniera provvedianziale. L’Italia fa la partita, lasciando briciole di campo ai polacchi che però meritano di essere giuardati a vista soprattutto nelle ripartenze veloci. A tratti però l’Italia è apparsa troppo leziosa e si perde in fase di conclusione non concretizzando il volume di gioco prodotto. Davanti non graffiano Belotti e Chiesa, e alla fine il migliore del reparto è un adattato, ovvero Lorenzo Pellegrini, bravo a sfruttare gli spazi, dando ragione per la scelta a Roberto Mancini. Bene in mezzo al campo nonostante qualche errore in fase di ultimo passaggio, poco frizzante davanti. E alla fine ecco lo 0-0 dell’intervallo che non gratifica gli azzurri, che nella parte finale del primo tempo sono un po’ calati, lasciando palla all’avversario che però non s’è mai fatto vedere i maniera consistente dalle parti di Donnarumma.
Gli Azzurri ripartono di slancio nella ripresa, con Mancini che inverte gli esterni, Pellegrini va a destra e Chiesa a sinistra a formare la catena con Emerson. La supremazia azzurra è evidente. L’Italia guadagna campo, Emerson la manda di poco fuori dopo un’azione avvolgente da parte della nostra nazionale che tiene meglio il campo, ma continua a fare flanella là davanti. E così Mancini, a venti dalla fine, rimescola le carte, inserendo lo scalpitante Kean per Chiesa, mentre la Polonia manda in campo l’esubero di lusso del Napoli, Arek Milik per Klick, aggiungendo un attaccante al fianco di Lewandowski, schierandosi con un più aggressivo 4-4-2. Continua a sbagliare troppo l’Italia nel fraseggio, permettendo alla Polonia di rimanere viva. Mancini cambia ancora, inserendo Locatelli per un Barella stasera poco concreto, troppo avulso dal contesto della manovra azzurra, mentre Emerson spreca un’altra buona opportunità. Cambia anche la Polonia: fuori Lewandowski e Jorwiak, dentro Linetty e Karbownik, mentre Mancini richiama Pellegrini e Belotti per far posto a Caputo e Berardi quando mancano sei giri di orologio alla fine. Si muovo bene i tre del Sassuolo, Locatelli, Caputo e infine palla a Berardi rimpallato in angolo. Linetty prova ad esaltare la Polonia al tramonto del match, effetto ottico e palla sull’esterno della rete, con l’Italia visibilmente stanca. Tre di recupero con l’Italia che continua a provarci, ma non va oltre un mischione pweraltro pericoloso in area polacca. E poi la fine. Zero a zero a Danzica, che fa il paio con il pari tra Bosnia e Olanda che lascia invariata la situazione nel girone. Azzurri in testa con 5 punti, Olanda e Polonia 4, Bosnia 2. E mercoledì a Bergamo, sfida all’Olanda.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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