Il bel pari di Milano contro la capolista di Pioli, quello non altrettanto positivo contro il Cska Sofia. Fonseca si lascia alle spalle il passato e guarda al futuro che si chiama Fiorentina (domani, Olimpico, ore 18). “La Fiorentina è una grande squadra, hanno preso molti giocatori di qualità, molti giocatori con esperienza. Hanno molte soluzioni, giocano molto bene e sarà una partita difficile. La Fiorentina, per me, può arrivare tra le prime 7”.

Della sua Roma non parla, neppure considerato che davanti Juve, Inter e Atalanta non sembrano scappare. “Come dico sempre Juve e Inter sono le favorite al titolo e non credo questo sia cambiato. Poi ci sono le altre squadre e la Roma vuole fare meglio dello scorso anno”.

Inevitabile qualche rotazione in difesa, considerato il recupero di Smalling. “Chris non ha fatto tutta la partita con il CSKA, vediamo domani se sarà pronto o no, per il resto decido partita dopo partita, già ho deciso i tre difensori che giocheranno domani”.

Fonseca sa che la sua Roma deve crescere. “Tutti dobbiamo migliorare, dobbiamo tutti i giorni lavorare per questo. Penso che ci siano tanti aspetti da migliorare. Rispetto alla passata stagione, stiamo meglio. Ci conosciamo maggiormente rispetto a un anno fa, le intenzioni sono più chiare. Abbiamo fiducia nel nostro modo di giocare, è normale che una squadra che lavora insieme da più tempo vada meglio. Oggi siamo una squadra diversa rispetto a quella dell’inizio dell’anno scorso. E’ vero, gestiamo meno il pallone ma penso sia un aspetto positivo giocare più verticalmente, visto che abbiamo giocatori per farlo come Pellegrini o Spinazzola. Usciamo veloci dalla nostra area, sotto questo aspetto siamo migliorati molto. Il modulo difensivo? Non ve lo svelo (ride, ndr). Dipende dalle partite, possiamo giocare con due moduli”.

L’ultima è per Pedro che come Ibra, nonostante l’età, riesce a fare la differenza. “In Italia non si guarda all’età dei giocatori, ma alla qualità. Negli altri paesi si dice che a una certa età sono vecchi. Vedo tanti giocatori con 33 o 39 anni ed è positivo guardare la qualità e non la condizione fisica”.

FONTE FOOTBALLPRESS.IT