E’ UNA LAZIO CHE NON MOLLA MAI PERCHE’ I SUOI GOL ARRIVANO SPESSO NEGLI ULTIMI MINUTI DI GIOCO. ANCHE STAVOLTA CI HA PENSATO CAICEDO CHE SALVA LA PARTITA E LANCIA LA LAZIO NELLA PARTE ALTA DELLA CLASSIFICA (CINQUE PUNTI) APPENA DIETRO AL BORUSSIA DORTMUND. L’UNO A UNO ALLO STADIO DI SAN PIETROBURGO SOMIGLIA MOLTO AD UNA VITTORIA DOPO UN PRIMO TEMPO DI SOFFERENZA DAVANTI AI VENTIMILA TIFOSI DEL SAINT PETERSBURG ARENA. INZAGHI CON TANTI TITOLARI FUORI FA DI NECESSITA’ VIRTU’ E PROPONE IL SOLITO 3-5-2, MA LE ASSENZE DI LAZZARI IN DIFESA, LEIVA A CENTROCAMPO ED IMMOBILE IN ATTACCO PESANO MOLTO E SI FANNO SENTIRE SOPRATTUTTO NEI PRIMI 45 MINUTI NEI QUALI LA LAZIO SI VEDE COSTRETTA A GIOCARE SOTTO PALLA, A DIFENDERSI LENTA AD INNESCARE SPORADICAMENTE QUALCHE CONTROPIEDE BEN CONTROLLATO DAI CALCIATORI RUSSI. LA LAZIO RISCHIA QUALCOSA PERCHE’ SUBISCE LA VELOCITA’ DELL’AVVERSARIO PER GRAN PARTE DEL PRIMO TEMPO CHE ALLA FINE SFOCIA INEVITABILEMENTE NEL GOL DELLO ZENIT COSTRUITO DA DZYUBA PER EROKHIN SVELTO A METTERE LA PALLA IN RETE. UNO A ZERO E DINAMICA DEL GOL PIUTTOSTO SEMPLICE PER I PASSAGGI VELOCI NELL’AREA PICCOLA DELLA SQUADRA BIANCOCELESTE. IL VANTAGGIO DELLO ZENIT COSTRINGE OVVIAMENTE LA LAZIO A TENTARE SUBITO IL RECUPERO PUNTANDO SUL POSSESSO PALLA E GIOCANDO PREVALENTEMENTE NELLA META’ CAMPO AVVERSARIO. INTENZIONI PERO’ CHE NON FRUTTANO NULLA FINO AL TERMINE DELLA PRIMA PARTE DI GARA, A DIFFERENZA DELLO ZENIT CHE REALIZZA IL MASSIMO RISULTATO CON IL MINIMO SFORZO. MEGLIO QUINDI ANDARE NEGLI SPOGLIATOI E RIORDINARE LE IDEE PER AFFRONTARE CON PIU’ GRINTA IL SECONDO TEMPO CHE SI APRE CON LA SOSTITUZIONE DI PAROLO CON CATALDI. SI NOTA SUBITO LA VOLONTA’ DELLA LAZIO DI RECUPERARE IL RISULTATO. INZAGHI STRILLA E SI SBRACCIA DAVANTI ALLA PROPRIA PANCHINA RIMEDIANDO COSI L’INEVITABILE AMMONIZIONE (LA SECONDA DOPO QUELLA AD AKPA AKPRO NEI PRIMI MINUTI) CHE VA A FARE IL PAIO CON IL GIALLO PER MILINKOVIC AL 58ESIMO. LA LAZIO COMUNQUE E’ BEN MESSA IN CAMPO, LA MANOVRA APPARE PIU’ VELOCE ED ALLORA IL TECNICO BIANCOCELESTE PREFERISCE TOGLIERE MURIQI E FARES PER MANDARE IN CAMPO CAICEDO E PEREIRA, SCELTA AZZECCATA CHE SI RIVELERA’ PIU’ TARDI ANCHE VINCENTE. ORA IL POSSESSO PALLA E’ MAGGIORE, L’ASSALTO ALL’AREA AVVERSARIA E’ CONTINUO NONOSTANTE QUALCHE FIONDATA DELLO ZENIT PER ESEMPIO CON MOSTOVOJ. AL 74ESIMO L’ARBITRO ARTUR DIAS NON CONCEDE UN RIGORE PER INTERVENTO FORTEMENTE DUBBIO SU MARUSIC MENTRE UN MINUTO DOPO CI PROVA CAICEDO DI TESTA MANDANDO LA SFERA FUORI DI POCO. E’ UNA LAZIO VOGLIOSA DI ARRIVARE AL PAREGGIO E LO CERCA CON FORZA RIMEDIANDO PERO’ QUALCHE CARTELLINO GIALLO DI TROPPO. MA GLI AVVERSARI NON SANNO CHE STANNO ENTRANDO NELLA ZONA CAICEDO, IL CECCHINO DEGLI ULTIMI MINUTI. STAVOLTA L’ATTACCANTE DECIDE DI ANTICIPARE L’APPUNTAMENTO E VA IN GOL DOPO UN’OTTIMO SCAMBIO PEREIRA – ACERBI QUEST’ULTIMO PRONTO A SMISTARE IL PALLONE IN AREA APPUNTO IN ZONA CAICEDO VELOCE A FIONDARE IN PORTA. GOL, APPLAUSI ED ABBRACCI DA PARTE DI TUTTI I COMPAGNI, AL BOMBER DEGLI ULTIMI MINUTI. UNO A UNO, GARA RECUPERATA, PAREGGIO MERITATO E SVENTOLIO DI CARTELLINI GIALLI SOTTO IL NASO DEI BIANCOCELESTI MA ANCHE DI ALCUNI AVVERSARI COME LOVREN, BARRIOS E KRUKOV EVIDENTEMENTE INVIPERITI PER IL GOL SUBITO. AMMONIZIONI CHE INDUCONO IL TECNICO DEI RUSSI A FARE DEI CAMBI INTORNO AL 90ESIMO DI GIOCO, TRE MINUTI PRIMA DEL GOL DELLO ZENIT ANNULLATO EVIDENTEMENTE PER UN FUORIGIOCO DOPO UN GRAVE ERRORE DI MILIKOVIC MALDESTRO A MANDARE IN GOL LO ZENIT GIUSTAMENTE NON CONVALIDATO DALL’ARBITRO PORTOGHESE. DECISIONE CHE ANTICIPA DI UN PAIO DI MINUTI IL FISCHIO FINALE CON LA LAZIO CHE VA A 5 PUNTI IN CLASSIFICA. UNA POSIZIONE DI TUTTO RISPETTO CHE FA AUMENTARE LE POSSIBILITA’ DI ACCEDERE AGLI OTTAVI DI FINALE.
MAURO CEDRONE
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