Il basket italiano risente di una schizofrenia diffusa nella società. Quando la maggior parte degli italiani, per colpa della pandemia, si stanno trasformando da nevrotici in psicotici. La sindrome si riflette anche nelle scelte sportive ad alto livello, sotto canestro, anche per via di una congiuntura economica che provoca comportamenti apparentemente inspiegabili che, visti dall’esterno, appaiono dissennati. Mettiamo insieme gli ultimi fatti di cronaca. La Fortitudo, attesa a un campionato di vertice, dopo una manciata di giornate di campionato, silura il tecnico della nazionale, lo stimatissimo Romeo Sacchetti. Non è una notizia da poco perché attenta alla stessa immagine del basket italiano scalfendo l’icona del tecnico che dovrebbe far riguadagnare agli azzurri il perduto credito internazionale. Ma di fronte ai cattivi risultati il basket imita il calcio e a Bologna non hanno guardato tanto per il sottile. Isterie manifeste anche sull’altra sponda, quella della Segafredo dove l’asse slavo Djordevic- Teodosic- Markovic è stato rotto dal brusco licenziamento del primo, un tecnico stimato e preparato che solo pochi mesi fa aveva condotto il club a un insperato scudetto virtuale, almeno prima che il coronavirus azzerasse la possibilità di un inserimento nell’albo d’oro. Dopo 24 ore il ripensamento. Il nodo del contendere è apparentemente banale, il mancato utilizzo della new entry Belinelli nel match di domenica scorsa, non chiarito alla dirigenza che aveva convocato tivù e vip per il lieto evento. Ma è rispettabile  la scelta di un tecnico che ha visto poco allenato e decisamente non pronto un giocatore di sicuro prestigio e non gli ha consentito di fare legittimamente passerella. Un proposito in fondo saggio. Con il dietrofront Bologna non risolve le tensioni  la richiamata un palliativo più che la cura. E che dire di Roma, sempre sul punto di implodere su se stessa cancellando tanti anni di storia con una gestione. La goccia che fa traboccare il vaso è il mancato pagamento di 35.000 euro. Ci si chiede (e ci riferiamo a Lega e Federazione) se sia  stato corretto ammettere al torneo principale un club che da mesi (da ani forse) non offre le giuste garanzie?

 

DANIELE POTO