AstraZeneca il vaccino britannico, potrebbe essere somministrato alla popolazione
di lavoratori e a chi ha meno di 65 anni d’età

La campagna vaccinale prosegue. Nonostante nei giorni scorsi ci siano stati molti ritardi
nelle consegne da parte di Pfizer, le dosi di vaccino continuano ad essere somministrate. Il
ritardo sulla tabella di marcia è comunque evidente tanto che si stima che la campagna di
vaccinazione potrebbe addirittura protrarsi fino a novembre 2025. Lo dice un’applicazione
che analizzando i dati forniti da Istat, Iss e Commissario per l’emergenza, fa emergere la
lentezza del piano.
Uno dei grandi protagonisti di questi ultimi giorni è il vaccino AstraZeneca, di produzione
britannica. La dose di questo vaccino dovrebbe essere somministrata alle persone di età
inferiore ai 65 anni o comunque alla popolazione in età “da lavoro”. Pfizer e Moderna
sarebbero invece riservati al personale sanitario comprendente di medici, infermieri ed
Rsa, si passerebbe poi alla somministrazione agli anziani che superano gli 80 anni.
AstraZeneca verrebbe quindi somministrato anche agli insegnanti che sono fra le
categorie più esposte. Si attende poi il via libera (a marzo) del vaccino Johnson &
Johnson, particolare perchè non richiederebbe il richiamo e quindi potrebbe essere
utilizzato per le persone come i senza tetto.
Ovviamente il piano di somministrazione dipende molto dai tempi, si spera quindi di evitare
il più possibile ritardi nelle consegne.

SARA ORLANDINI