In mattinata il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato l’ex
presidente della BCE Mario Draghi il quale ha accettato l’incarico assegnatogli

Dopo che il mandato esplorativo che Mattarella ha assegnato al Presidente della Camera
Fico, è fallito, il Capo dello Stato ha optato per un governo tecnico che guiderà Mario
Draghi. Ieri, martedì 2 febbraio, Fico è salito al Quirinale per comunicare al Presidente
della Repubblica il termine del proprio mandato esplorativo. Dalle testimonianze raccolte si
è infatti evinto che non ci fossero i numeri per formare una nuova maggioranza. L’ipotesi di
un Conte ter si è così allontanata definitivamente.
Sergio Mattarella ha quindi comunicato la volontà di fornire al Paese un governo tecnico in
quanto in questo periodo storico è necessario affrontare le difficoltà con leader competenti
e che vogliano il bene dell’Italia. Il voto comporterebbe tempi troppo lunghi e con i fondi
Europei da organizzare e i piani di impiego da presentare in Commissione non è il
momento di altri dibattiti politici.
Il Capo dello Stato ha così convocato Mario Draghi al Colle per assegnargli l’incarico di
formare un nuovo governo.
L’ex Presidente della BCE ha accettato il mandato e nel primo discorso dice: “Vincere la
pandemia, completare la campagna vaccinale, rilanciare l'Italia: queste sono le sfide con
cui mi confronterò. Abbiamo la possibilità di utilizzare le risorse messe a disposizione
dall'Ue. Credo che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le
forze sociali emerga unità e con essa la possibilità di dare una risposta positiva alla
richiesta del Presidente della Repubblica di guidare un nuovo governo. La consapevolezza
dell'emergenza richiede risposte all'altezza della situazione ed è con questa speranza che
rispondo all'appello di Mattarella. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i
gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta
responsabile al Paese”.
Le reazioni delle varie forze politiche a questo governo tecnico sono contrastanti. Il M5S
dice che non sosterrà Draghi in quanto l’unica opzione plausibile per il partito sarebbe
stato un governo politico. Il PD afferma che è aperto a un confronto per il bene del Paese.
La Lega è disponibile a dialogare anche se la soluzione rimane sempre il voto. Forza Italia
è soddisfatta di questo nuovo inizio. Fratelli d’Italia è disponibile a lavorare per ricostruire
ma resta dell’idea che le elezioni anticipate siano l’alternativa migliore. Italia Viva, fautrice
della crisi, appoggia Mario Draghi.

SARA ORLANDINI