VENTI MINUTI INIZIALI STRAORDINARI NON POSSONO CONCEDERE IL PASS VINCENTE ALLA LAZIO. POCO, MOLTO POCO PER CREDERE DI POTER VINCERE UN MATCH DURO COME QUELLO ANDATO IN SCENA ALL’ALLIANZ STADIUM. IL TRE A UNO JUVENTINO CI STA TUTTO E STA TUTTO NELLA PERENTORIA REAZIONE DEI BIANCONERI DOPO IL GOL DI CORREA AL 14ESIMO E DOPO I DUE TIRI IN SEQUENZA DI MILINKOVIC CON GRANDE PARATA DI SZCZESNY E DI LUIS ALBERTO AL 21ESIMO PARATO ANCORA DAL NUMERO UNO BIANCONERO. POI TUTTA JUVE. LA LAZIO SI SPEGNE PIANO PIANO E CRESCE INEVITABILMENTE LA FORZA, LA CAPARBIETA’, LA PRESSIONE E LA VOLONTA’ DI MORATA E COMPAGNI. DAL 25ESIMO E’ UN MONOLOGO BIANCONERO. LA JUVE ALZA FEROCEMENTE IL RITMO DI GIOCO, LA VELOCITA’ RISPETTO A QUELLA BIANCOCELESTE E’ DOPPIA, ANZI TRIPLA E LO SPARTITO DIVENTA A SENSO UNICO, INIZIANDO DAL COLPO DI TESTA DI MORATA AL 37ESIMO CHE SFIORA IL PALO, PRELUDIO AL GOL DI RABIOT AL 38ESIMO PRONTO A FIONDARE IN PORTA NELLO SPAZIO DI COMPETENZA DI REINA. L’UNO A UNO RISTABILISCE LE DISTANZE TRA LE DUE SQUADRE E DA IL VIA AD UNA TOTALE REAZIONE JUVENTINA FINO AL TERMINE DEL MATCH. E’ INFATTI UN’ASSOLO TREMENDO PER TUTTO IL SECONDO TEMPO NONOSTANTE I TANTI CAMBI DECISI DA INZAGHI. COSI’ RIPARTE CHIESA IN VELOCITA’ SUPERSONICA PRONTO AD IMPEGNARE REINA. MORATA INVECE VA IN GOL CON ESTREMA FACILITA’ IN CONTROPIEDE. IL DUE A UNO E’ IL PREAMBOLO ED IL PRESAGIO DI UNA GOLEADA CHE FORTUNATAMENTE PER LA LAZIO SI FERMA A 3 CON IL RIGORE TRASFORMATO DA UN MORATA INFALLIBILE CECCHINO. E’ IL 59ESIMO E LA PARTITA TERMINA PRETICAMENTE LI, PERCHE’ IL RESTO APPARE ASSOLUTA ACCADEMIA CON LA JUVE IN TOTALE CONTROLLO DELLA SFIDA CHE NON PRENDE ALTRE PIEGHE NONOSTANTE I NUMEROSI CAMBI DI PIRLO E DI INZAGHI. IL TRE A UNO E’ LA GIUSTA SINTESI DELLA SFIDA, NON FOSS’ALTRO PER LA NETTA DIFFERENZA DI FORZA E DI VELOCITA’ EVIDENZIATE DALLE DUE SQUADRE, MA SOPRATTUTTO DALLE DUE DIFESE. E’ STATA UNA DURA LEZIONE QUELLA DELLA JUVE IMPARTITA ALLA LAZIO PER PIU’ DI UN’ORA DI GIOCO CHE HA EVIDENZIATO, SEMMAI CE NE FOSSE ANCORA BISOGNO, L’ASSENZA DI ALTERNATIVE VALIDE SOPRATTUTTO IN PANCHINA, LONTANA ANNI LUCE DA QUELLE DELLA JUVE, DELL’INTER, DEL MILAN E DI QUALCHE ALTRA SQUADRA. E UNA JUVE COSÌ, VISTA QUESTA SERA NON PUÒ NON RIBALTARE IL RISULTATO DEL DO DRAGAO (2 a 1) CON IL PORTO IN COPPA DEI CAMPIONI.
MAURO CEDRONE
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