I cittadini che attendevano di essere vaccinati e che invece dovranno attendere
ancora sono a migliaia, ogni Regione opererà a modo proprio
È caos attorno ai vaccini AtraZeneca. In seguito alle morti sospette e a reazioni non
giustificate come i casi di trombosi, anche l’Italia ha deciso di sospendere in via
precauzionale, la somministrazione del vaccino anglo-svedese. La decisione drastica è
stata presa dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del farmaco, che sta aspettando che l’Ema
(Agenzia europea per i medicinali) si pronunci.
Al momento quindi la campagna vaccinale prosegue con Pfizer e Moderna, AstraZeneca
finche non sarà dichiarato sicuro quanto gli altri, rimarrà conservato nei luoghi adatti.
Tutto ciò ha comportato un grande scompiglio nella popolazione soprattutto per chi
avrebbe dovuto effettuare la seconda dose del vaccino e per chi era in lista d’attesa.
Le Regioni opereranno in modo diverso. La Toscana farà scegliere ai cittadini il giorno in
cui preferiscono vaccinarsi, il Lazio annuncia che “coloro che si sono già prenotati
verranno riprogrammati”. In Emilia – Romagna è tutto da rifare. Proprio ieri lunedì 15
febbraio era partita la campagna vaccinale per le persone comprese tra i 72 e i 79 anni,
72.000 i prenotati.
In attesa di capire se AstraZeneca si potrà utilizzare o meno, Draghi rassicura dicendo:
“Qualunque fosse la decisione finale dell’Ema, la campagna vaccinale proseguirà con
rinnovata intensità”.
Inoltre si aspetta l’arrivo dei vaccini americani Johnson&Johnson previsti per il secondo
nuovo piano nazionale di vaccinazioni che dovrebbe partire a metà aprile.
SARA ORLANDINI