Anche l’ultimo italiano in lizza a Montecarlo deve salutare il Masters 1000 del Country Club: il 33enne ligure Fognini ha sbattuto la racchetta contro il ruvido Ruud, giocatore atleticamente ben preparato tanto da non sembrare aver risentito delle tre ore di lotta nel turno precedente. Anzi, più dura la partita e più il norvegese figlio d’arte (il padre è stato 39, Casper a 22 anni è già 27) si esalta nella maratona, ricordando per certi versi lo svedese Wilander. Per far sparire l’azzurro, defending champion, da Montecarlo, Casper “Il fantasmino” Ruud ha impiegato un’ora e trentotto dominando una partita che ha visto Fognini sempre in salita, sempre a rincorrere l’avversario con alterne fortune e mancando nei momenti topici del match. Come nel quinto gioco della prima frazione quando Fognini non è stato in grado di capitalizzare neppure una delle quattro opportunità che gli avrebbe permesso di andare avanti di un break. Oppure quando, nel decimo game, Fognini è riuscito nell’impresa di cedere il proprio servizio e il set nonostante il vantaggio di 40-15. Ruud è uno che fa pochi regali, ovviamente non è spettacolare, non ha grande tecnica ma per batterlo ci vuole imprevedibilità che il “Fogna” ha impiegato col contagocce. Soprattutto il tennista ligure ha iniziato a tirare tutto quando si è trovato sotto 0-3 nella seconda frazione annullando due palle dello 0-4 al norvegese. Il prodigioso recupero dell’italiano ha ricordato quello del 2019 sullo stesso palcoscenico contro Rublev: 3 pari e palla al centro. Ma è un fuoco di paglia perché, per la seconda volta nel match, da 40-15 in suo favore Fognini si fa breakkare ingenuamente come un pivellino, e la sua sassata di diritto che poteva dargli il contro-break va a morire fuori campo, sia pur di poco. E con esso anche le chances di riprendere la partita per i capelli: Ruud implacabile non ha dato scampo a Fognini e ha chiuso 6/4 la contesa. Intanto, il tabellone si è allineato alle semifinali: in alto si affronteranno l’inglese Evans, giustiziere di Djokovic e oggi vittorioso contro bimbo Goffin, e il dio greco Tsitsipas che sinora, nel 2021, non ha ancora vinto un torneo collezionando la finale di Acapulco, due semifinali (Australian Open e Rotterdam) e il quarto di Miami. Sarà la volta buona per il numero 5 del mondo? E’ il favorito dopo l’altra uscita a sorpresa, quella del Mostro Nadal, 11 volte vincitore a Montecarlo e oggi piegato dal russo Rublev (6 del seeding) dopo oltre due ore e trenta di colpi e controcolpi, di scudisciate di diritto e “frigoriferi” col rovescio bimane. Il tennista russo se la vedrà appunto con Ruud per l’ingresso nella finalissima e parte favorito in virtù di una velocità di palla assai superiore.

Andrea Curti