E’ partito il Progetto “Pedalando verso il futuro” presentato dalla scuola Primo Levi di Marino con l’obiettivo di promuovere l’uso delle due ruote.
Questa iniziativa è vincente perché si presenta come un modello di lavoro flessibile e non un progetto end to end fine a sè stesso. Una proposta fatta dai ragazzi e strutturata grazie alle loro idee, desideri e aspirazioni supportata dagli adulti (docenti, genitori, associazioni, comitati, amministrazione comunale) dove le esperienze e le competenze condivise si concretizzano nella realizzazione degli obiettivi prefissati. Un’intera comunità al servizio del territorio passa anche per una semplice bicicletta.
“E’ un progetto ambizioso ma non presuntuoso – sostiene la Prof.ssa Barbara Balsamo – che esprime il desiderio nonché il bisogno di un territorio maggiormente a misura di giovani perché andare in bicicletta in sicurezza non è una velleità, bensì un diritto e un dovere per una società più attenta all’ambiente e agli stili di vita sani. Cosa c’è di meglio se non iniziare dall’ascolto attivo dei nostri ragazzi? Dei loro bisogni e delle loro esigenze, e dal riemergere di vecchie abitudini sane, sostenibili ed economiche? Questo progetto si prefigge di effettuare una rottura netta con le attuali malsane abitudini e necessità quotidiane aprendo la strada a nuove e innovative pratiche per restituire colori e odori ormai sommersi dal troppo smog”.
La scuola ha realizzato un concorso tra le classi per la creazione del logo del progetto per poi stampare adesivi da applicare su caschi, biciclette e in luoghi dove si vuol sottolineare l’importanza di una mobilità sostenibile e inclusiva.
Abbiamo inoltre erogato corsi di formazione in orario curriculare sulla sicurezza stradale e sul codice etico del ciclista in collaborazione con l’Associazione sportiva ciclistica “Bike Roma Club”.
Non si vuole promuovere solo l’uso della bicicletta nelle scuole e sul territorio come mera alternativa opzionale bensì cambiare radicalmente l’approccio dei giovani verso la società, la natura e il territorio.
Il progetto si prefigge di innovare e sostenere pratiche responsabili attraverso azioni proattive che, a partire dal contesto scolastico, si diffondano nelle abitudini quotidiane sperando che i giovani possano contaminare a loro volta il mondo degli adulti. Per questa ragione la scuola si farà portavoce di un cambiamento coordinato e collettivo promuovendo sinergie e collaborazioni tra mondo associativo, amministrazione comunale e regionale.
L’impatto positivo che scaturirebbe dall’uso sempre più diffuso e strutturato della bicicletta ha ricadute sulla salute delle persone, sulla natura e l’ambiente, sull’inquinamento da polveri sottili e acustico, sul benessere e la serenità.
Il progetto muove i suoi passi anche verso la conoscenza di un territorio ricco di storia con gite organizzate per ragazzi genitori ed insegnanti percorrendo la Via Appia Antica fino al Complesso di Massenzio dove una guida turistica illustrerà ai partecipanti i segreti dell’antica mobilità romana.
Altro itinerario semplice ma ricco di natura e storia sarà il tour del Parco degli Acquedotti con l’impegno di chiudere i cellulari, ascoltare solo i rumori della natura.
Tra i tanti obiettivi, quello primario dell’inclusività. I ragazzi della Primo Levi stanno preparando una sorpresa per i loro amici della scuola Vivaldi e Marino Centro per unirsi e condividere quest’esperienza.
“E’ un progetto ambizioso ma non presuntuoso – sostiene la Prof.ssa Barbara Balsamo – che esprime il desiderio nonché il bisogno di un territorio maggiormente a misura di giovani perché andare in bicicletta in sicurezza non è una velleità, bensì un diritto e un dovere per una società più attenta all’ambiente e agli stili di vita sani. Cosa c’è di meglio se non iniziare dall’ascolto attivo dei nostri ragazzi? Dei loro bisogni e delle loro esigenze, e dal riemergere di vecchie abitudini sane, sostenibili ed economiche? Questo progetto si prefigge di effettuare una rottura netta con le attuali malsane abitudini e necessità quotidiane aprendo la strada a nuove e innovative pratiche per restituire colori e odori ormai sommersi dal troppo smog”.
La scuola ha realizzato un concorso tra le classi per la creazione del logo del progetto per poi stampare adesivi da applicare su caschi, biciclette e in luoghi dove si vuol sottolineare l’importanza di una mobilità sostenibile e inclusiva.
Abbiamo inoltre erogato corsi di formazione in orario curriculare sulla sicurezza stradale e sul codice etico del ciclista in collaborazione con l’Associazione sportiva ciclistica “Bike Roma Club”.
Non si vuole promuovere solo l’uso della bicicletta nelle scuole e sul territorio come mera alternativa opzionale bensì cambiare radicalmente l’approccio dei giovani verso la società, la natura e il territorio.
Il progetto si prefigge di innovare e sostenere pratiche responsabili attraverso azioni proattive che, a partire dal contesto scolastico, si diffondano nelle abitudini quotidiane sperando che i giovani possano contaminare a loro volta il mondo degli adulti. Per questa ragione la scuola si farà portavoce di un cambiamento coordinato e collettivo promuovendo sinergie e collaborazioni tra mondo associativo, amministrazione comunale e regionale.
L’impatto positivo che scaturirebbe dall’uso sempre più diffuso e strutturato della bicicletta ha ricadute sulla salute delle persone, sulla natura e l’ambiente, sull’inquinamento da polveri sottili e acustico, sul benessere e la serenità.
Il progetto muove i suoi passi anche verso la conoscenza di un territorio ricco di storia con gite organizzate per ragazzi genitori ed insegnanti percorrendo la Via Appia Antica fino al Complesso di Massenzio dove una guida turistica illustrerà ai partecipanti i segreti dell’antica mobilità romana.
Altro itinerario semplice ma ricco di natura e storia sarà il tour del Parco degli Acquedotti con l’impegno di chiudere i cellulari, ascoltare solo i rumori della natura.
Tra i tanti obiettivi, quello primario dell’inclusività. I ragazzi della Primo Levi stanno preparando una sorpresa per i loro amici della scuola Vivaldi e Marino Centro per unirsi e condividere quest’esperienza.
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