E’ tempo di Olimpiadi e sabato, alle ore 4 italiane, scattano i tornei di tennis maschili e femminili. Nel singolare uomini indiscusso favorito è il numero 1 serbo Djokovic che, dopo aver incamerato il tris Slam (Melbourne-Parigi-Londra) punta al Golden Slam che prevede i quattro tornei del Grande Slam (manca solo New York) più la medaglia d’oro olimpica. Entrerebbe nella storia del tennis, di sicuro Djokovic (che è arrivato qualche giorno prima a Tokyo per allenarsi bene) è determinato alla conquista dell’obiettivo: proviene da 18 vittorie consecutive con l’ultima sconfitta il 16 maggio scorso nella finale di Roma. Ad ostacolare il suo cammino ci sono molti meno rivali del solito causa covid e paura del covid: di sicuro il russo Medvedev (2 del mondo) e i connazionali Rublev e Karatsev sul cemento sono molto competitivi così come il greco Tsitsipas, il tedesco Zverev, il polacco Hurkacz e lo spagnolo Carreno Busta. Gli azzurri in tabellone sono tre ovvero il piemontese Sonego (13 del seeding), il ligure Fognini (15) e il giovane toscano Musetti. I rispettivi sorteggi di primo turno non sono malaccio, il problema sarà più avanti: Sonego e Fognini hanno pescato i padroni di casa Daniel e Sugita, ben oltre i primi 100 del mondo, ma negli ipotetici ottavi di finale dovrebbero impattare rispettivamente contro Zverev e Medvedev. Musetti, dal canto suo, se la vedrà col meno australiano di tutti, ovvero quel Millman che gioca meglio sul rosso rispetto al cemento, ma resta sempre un match non facilissimo. Poi dovrebbe incrociare le racchette della sedicesima testa di serie, l’iberico Fokina, che sul veloce è più battibile e nell’ipotetico ottavo Djokovic, rivincita dell’ultimo Roland Garros. A tenere banco però è la solita inutile polemica di Fognini che, alle prese con una classifica che lentamente lo sta spingendo più in basso e con la pressione dei suoi colleghi che in tre (Berrettini, Sinner e Sonego) lo hanno già superato, pare non aver digerito il ritiro di Berrettini con cui avrebbe dovuto giocare il doppio. “Non voglio commentare la scelta di Berrettini – ha detto Fognini – altrimenti vado abbastanza sul polemico”. Poi ha continuato: “La sua decisione di dare forfait si ripercuote anche su di me, perché non potrò giocare il doppio. Con lui qui le chance di vedere l’Italia sul podio, anche nel singolare, sarebbero state più alte. Matteo (Berrettini, ndr) sta vivendo un momento speciale, non c’è dubbio. Io non l’ho più sentito. Ho la mia opinione e la tengo per me”. La conclusione: “Nessuna telefonata da lui, zero. Comunque gli auguro di riprendersi presto”. Così il doppio azzurro sarà composto da Sonego e Musetti, coppia inedita che se la vedrà con gli spagnoli Carballes Baena-Andujar. In campo femminile, si sta delineando la stessa sfida del maschile tra la numero 1 del mondo e neocampionessa di Wimbledon, l’australiana Barthy, e la numero 2 la nipponica Osaka che, a differenza del Roland Garros e Wimbledon, non ha avuto particolari remore psicologiche nel partecipare a questa Olimpiade casalinga. Forse la giapponese è addirittura favorita avendo vinto i quattro Slam in carriera tutti sul cemento outdoor (due Australian Open e due Us Open). In campo anche tre azzurre che, non essendo teste di serie, hanno pescato avversarie assai complicate. la numero 1 d’Italia, la marchigiana Giorgi, se la vedrà con la yankee Brady, 11 del seeding e finalista in febbraio agli Australian Open (da allora però poca roba); la veterana Errani, alla quarta olimpiade, incrocerà la racchetta della russa Pavlyuchenkova, 13ma testa di serie mentre alla toscana Paolini è toccata la mancina ceca Kvitova, 10 del seeding. Per tutte e tre passare il primo turno è una vera impresa.
Andrea Curti
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