Chi se lo aspettava che Camila Giorgi, da numero 71 del mondo, sbancasse il 1000 di Montreal alzi la mano. Noi no. E forse proprio per questo ne siamo lieti. Alla marchigiana è andato bene tutto sin dal primo turno contro la forte belga Mertens, numero 16 del mondo, eliminata in due partite. Poi la cavalcata trionfale contro la.aegentina Podoroska (38), la ceca Kvitova (12) , la yankee Gauff (23) e Pegula (30) e, dulcis in fundo, l’altra ceca Pliskova, un incubo per la 6 del mondo visto che con la Giorgi ci ha perso tre volte di fila sulla erba di Eastbourne, alle Olimpiadi e appunto all’Open del Canada. La Giorgi dimezzerà la sua classifica e chissà che a 29 anni non abbia trovato quella maturità nello stare in campo che spesso le è stata richiesta invano in tutti i suoi anni di carriera. Il tennis italiano esulta, quello femminile ancora più in un momento in cui gli uomini vanno decisamente meglio. Ma le lacrime a fine gara fanno ben sperare: buon seconda vita tennistica, signorina Giorgi.
Andrea Curti
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