Quasi quattro ore di lotta per un match sulla durata dei due set su tre non si vedeva da tempo, poi per giunta nel tennis femminile: Martina Trevisan da Firenze e la sua collega ceca, la 23enne Marie Bouzkova, hanno dato vita ad un incontro entusiasmante, che ci ha lasciato inchiodati alla poltrona sino a notte italiana inoltrata. Abbiamo visto di tutto come da anni non ci accadeva: servizio e volée da parte della ragazza ceca, pressione da fondo per entrambe con una caterva di vincenti (anche ovviamente qualche errore fisiologico), smash e discese a rete da parte della ragazza toscana, stop-volley a dimostrare una buona capacità di tocco. Insomma, un match entusiasmante davvero, il manifesto del tennis femminile firmato da due ragazze di seconda schiera in termini di classifica (Trevisan è 66, Bouzkova è 93) ma che sanno giocare a tennis come poche e per questo meritano miglior sorte in carriera. Alla fine l’ha spuntata la mancina toscana in un tourbillon di emozioni, di saliscendi nel punteggio. Pronti, via, e la ragazza ceca vola 2.0, immediato recupero dell’azzurra che cede di nuovo il servizio nel settimo gioco ma non molla e aggancia il 4 pari immediatamente. E alla prima occasione, nel decimo game, complice anche uno dei pochi momenti di appannamento della Bouzkova, si aggiudica la prima frazione 6/4. Stesso cliché nel secondo set: avanti Bouzkova 2-0 e recupero 2 pari da parte della Trevisan. Che si issa 4-2 prima del festival dei servizi perduti e dei due match point per la toscana non capitalizzati nell’undicesimo game, più per la bravura della sua avversaria (vincente di diritto e voleè al bacio) che per suo demerito. Si va al tie-break dove la Bouzkova parte forte 4-0, ha tre set point (6-3) ma la Trevisan ruggisce da leonessa in tempo per pareggiare il conto (6-6) e avere addirittura altri due match point a favore. Che non realizza, uno per la sua risposta a rete col rovescio bimane sulla seconda traballante della sua avversaria, l’altro per il solito vincente altrui. Così è la tennista ceca a vincere il tie-break al diciottesimo punto e a rimettere in discussione l’incontro. Ma la Trevisan, nonostante i quattro match point falliti, resetta la sua mente e non perde la pazienza e ricomincia a giocare alla sua maniera: rovescio contro rovescio in diagonale e grande pressione col suo diritto, nella speranza di aprirsi il varco per poi chiudere il punto, anche sotto rete. Quando si trova 2-0 nel terzo e due palle del 3-0 sembra fatta, invece la sua contendente rinviene e la sorpassa di nuovo. Addirittura la Bouzkova ha 5 palle del 4-2 nel game più lungo dell’incontro (26 punti!), ma la Trevisan non ne vuol sapere di cedere un millimetro; scampato pericolo, la mancina fiorentina breakka subito la ceca e va a servire sul 4-3 per lei ma ancora la vittoria non è matura. Per vedere l’azzurra stremata alzare le braccia in cielo bisogna aspettare altri tre game: quello del secondo break consecutivo, il nono, è rocambolesco perché la Trevisan, sotto 40-15 sulla battuta della ceca, ha ancora la forza di reagire e alla prima occasione di strappare la battuta alla sua avversaria. Il decimo gioco è quello “buono”: 6/4 tranquillo e di corsa (ma non calma, sono passate circa quattro ore…) al secondo turno. Brave ad entrambe, vincitrice e sconfitta, un incontro del genere riavvicina gli spettatori al tennis, anche quelli dormienti dall’altra parte dell’Oceano.
Andrea Curti
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