A Torino ecco di scena le ATP Finals con i migliori otto giocatori al mondo pronti a darsi battaglia. Abbiamo accarezzato il sogno di vedere due azzurri al Masters e invece uno stanco Sinner non ce l’ha fatta. Ma Berrettini dà continuità alla sua classifica e al suo valore di top-ten e allora accontentiamoci di vederlo all’opera con i più grandi della racchetta. Il tennista romano è stato inserito nel “gruppo rosso” col russo Medvedev, il tedesco Zverev e il polacco Hurkacz. Sarà proprio Medvedev contro Hurkacz il primo incontro del torneo alle ore 14 di domenica 14 mentre Berrettini esordirà sempre domenica alle 21 (diretta RAI2 in chiaro) contro Zverev in un match assai difficile, considerando anche le ultime performances non proprio brillanti dell’azzurro. Anche tutta questa pressione mediatica su di lui è inopportuna tanto da far sembrare che il vero avversario non si quello dall’altra parte della rete bensì se stesso. Nell’altro gruppo, il “verde”, ci sono il numero 1 Djokovic, il greco Tsitsipas, l’altro russo Rublev e il norvegese Ruud, grande sorpresa di questo 2021.
Djokovic, cinque volte vincitore delle Finals, è almeno sulla carta il favorito principale anche se sia Zverev che Medvedev lo hanno battuto in questa stagione negli incontri cardini della sua carriera, ovvero la semifinale delle Olimpiadi (il tedesco) e la finale degli Us Open (il russo), con quest’ultima che lo avrebbe consegnato alla storia con il Grande Slam, 53 anni dopo Laver. Ad ogni modo il serbo è numero 1 del mondo a fine stagione per il settimo anno in carriera, un record che gli permette di superare Pete Sampras (1993-1998), ed ha vinto tre Slam su quattro raggiungendo la finale nell’ultimo. Poi ha staccato la spina, troppa la delusione, ma quando decide di entrare in campo non lo fa certo da turista.
Andrea Curti