Ci siamo. Domani alle 16 l’Italia di Capitan Volandri (che esordisce come cittì) sfiderà gli Stati Uniti di Mardy Fish al Pala Alpitour di Torino, incontro valido per il girone di Coppa Davis da cui uscirà una sola vincente che approderà poi ai quarti di finale. Gli azzurri, orfani del romano Berrettini, si presentano nel capoluogo piemontese con il top-ten Sinner, col torinese (gioca in casa) Sonego n. 27, l’esperto Fognini (37), l’altro baby Musetti (59) e il doppista Bolelli (25 in classifica di specialità). Presumibilmente saranno Sinner e Sonego i singolaristi mentre la coppia Fognini-Bolelli (che vinse gli Australian Open nel 2015) dovrebbe disputare il doppio. “Sicuramente Berrettini ci mancherà e le sfide che ci attendono saranno dure – ha dichiarato Sinner – ma non ci sono tanti Paesi che hanno un gruppo unito come il nostro, una squadra incredibile, in cui ognuno vuole dare il meglio di sé. E poi giochiamo in casa, tireremo fuori più di quello che abbiamo, intanto ci teniamo su di morale e questa sarà la nostra arma migliore. Ovviamente c’è la pressione, ma mi aspetto una bellissima atmosfera. D’altronde la pressione c’è in ogni partita, ma l’ho avuta anche durante l’anno e credo di averla gestita bene: quando queste cose succedono da giovani, aiutano nella crescita”. L’ottimismo di Sinner poco si sposa con l’ardore agonistico dei bombardieri americani che scenderanno in campo: il capitano non giocatore Mardy Fish ha convocato i giganti Opelka (n.26) e Isner (24), oltre allo scorbutico Tiafoe (38), chiamato in sostituzione del talentuoso Fritz (23), con Jack Sock (147) e lo specialista del doppio Raieev Ram (n.4 di specialità). Entrambe le squadre hanno il 50% di vittoria. Potrebbe addirittura essere decisivo il doppio finale.

Andrea Curti