Non c’è nulla da fare: anche oggi all’Olimpico contro una Scozia considerata “in difficoltà”, l’Italia va incontro alla sconfitta numero 36 di fila nel Sei Nazioni, uscendo battuta per 22-33 ovvero 5 mete a 3 per i britannici. Il match era partito discretamente per gli azzurri che fanno i primi tre punti al terzo grazie ad un perfetto piazzato dell’apertura Garbisi. Poi però amnesie grossolane e mancanza quasi totale di placcaggi permette alla Scozia di rifilare un terribile uno-due con Johnson e Harris; ad alleviare il dolore ci pensa il mediano di mischia azzurro Braley con la prima meta dell’Italia. Il tentativo di rimonta però s’infrange subito sul centro scozzese Harris che rimette distanza tra i due quindici. Così il primo tempo finisce 19-10 per la Scozia, con una Italia per larghi tratti allegrotta in difesa. La ripresa si apre con la quarta meta dei britannici con l’ala Graham, nel frattempo coach Crowley fa esordire in Nazionale l’italo-francese Capuozzo, e il giovanotto ripaga la fiducia con una doppietta che accende gli ardori e gli interessi verso il futuro della Nazionale azzurra (l’Under 20, dopo l’Inghilterra, ha battuto anche la Scozia, ndr) ma che non sposta gli equilibri in campo in termini di punteggio. Infatti c’è gloria anche per l’estremo scozzese Hogg, e la differenza tra le due compagini sta anche nei cecchini, con Garbisi poco incisivo dalla piazzola (3 su 6 per lui) al contrario del collega Russell (4 su 5). Alla fine resta la prova super positiva di Capuozzo, l’amarezza per non aver ottenuto il bonus e quindi scrollarsi di dosso quello zero in classifica che campeggia da tempo immemore, e una emorragie di sconfitte che pare non arrestarsi mai. Anche in previsione del prossimo match in Galles, che concluderà il Sei Nazioni 2022.
Andrea Curti
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