Meglio di così non poteva andare: alla fine della prima giornata della Billie Jean King (la Coppa Davis femminile, ex Federation Cup ex Fed Cup), sul veloce di Alghero l’Italia del tennis femminile conduce 2-0 sulle colleghe francesi in virtù di due vittorie diverse per come sono maturate ma dallo stesso immenso valore. La prima a portare il punto alle tenniste azzurre è stata la toscana Paolini che, da quando è guidata dall’ex Davisman Renzo Furlan (che meriterebbe il Capitanato di Coppa Davis per la serietà) ha trovato quella continuità di gioco e di concentrazione che le è valso l’attuale numero 48 del ranking mondiale. La grinta della ragazza della Garfagnana è venuta fuori nel momento topico del match ovvero quando la francese Cornet, 34, ha avuto due match point nel decimo gioco del terzo set. Lì si è vista la mano di Furlan, il lavoro e l’abnegazione trasmessa alla sua atleta, che non si è data per vinta, non ha gettato la spugna ma ha continuato con le unghie a rimanere viva e vegeta nel match. E al tie-break finale non c’è stata storia. La transalpina, che nei precedenti mai aveva perso contro la Paolini, ha dichiarato di non sapere perché ha perso, non l’ha capito, ed ha additato la sconfitta ad un problema agli adduttori. Nonostante il ghiaccio sulla coscia sinistra, un piccolo complimento alla tenacia della Paolini ci stava tutto. Poco sportiva mademoiselle Cornet, peccato. Il secondo punto azzurro è venuto dalla rientrante Giorgi (30) che, fuori dalle gare da parecchio tempo per vari infortuni, ha maltrattato l’impotente Dodin (96) lasciandole solo tre giochi e dando l’impressione da subito di una netta superiorità nei fondamentali e nella velocità di palla. Così alle azzurre, per arrivare alle Finali del prossimo novembre, manca solo un punto da conquistare domani sulle restanti tre partite. Sarà proprio la Giorgi a scendere in campo per prima contro la Cornet se quest’ultima avrà recuperato fisicamente e mentalmente dalla batosta presa contro la Paolini, poi a seguire le numero 2 Paolini e Dodin e il doppio finale. La Capitana Garbin getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo: “Non abbiamo ancora vinto ma dobbiamo pensare di essere ancora pari. Bisogna mantenere alta la concentrazione”. Domani è un altro giorno ma solo l’Italia può perdere questo incontro.

Andrea Curti