ROMA- Il guru del Reggae, l’icona giamaicana, il profeta del Rasta. “Money can’t buy life” “I soldi non possono comprare la vita” era il motto di Bob Marley nato il 6 febbraio del 1945 e morto a Miami l’11 maggio del 1981. Quel giorno con Bob morì anche il Reggae, uno stile musicale ma soprattutto uno stile di vita caratterizzato dalla speranza di tanta gente come Marley convinta di essere predestinata alla povertà, al dolore  e alla frustrazione. Bob Marley muore proprio per non aver mai scantonato dai principi dell’insegnamento “rasta”. Era la fine del luglio 1977 quando gli fu diagnosticato un melanoma maligno per le conseguenze di una ferita mai curata, riportata durante una partita di calcio. Rifiutando le cure e l’eventuale amputazione dell’alluce Marley sapeva perfettamente che non si sarebbe salvato. Bob infatti decise di rispettare i dettami della sua religione che sostiene da sempre che il corpo deve rimanere integro senza ricevere alterazioni di sorta. Una scelta netta la sua che permise al cancro di diffondersi in quasi tutti gli organi del corpo. Bob Marley muore al Cedar of Lebanon Hospital di Miami nell’estremo tentativo di cure che sarebbero comunque risultate inutili.

Mauro Cedrone