Gia’ di per se’  i derbies non sono mai spettacolari ma quando si gioca su un’erba spelacchiata, come quella di Stoccarda, cercare lo show e’ impresa titanica. Pero’ sia il romano Berrettini che il torinese Sonego hanno fatto di tutto per approdare in semifinale e alla fine del match durato due ore e 19 minuti, l’ha spuntata il top-ten Berrettini in virtu’ di una crescita costante durante la partita. Infatti nella prima frazione il tennista romano e’ parso arrugginito negli ingranaggi, con Sonego che intelligentemente lo ha spostato a destra e sinistra utilizzando anche la palla corta. Cosi’, dopo due opportunita’ non trasformate, Sonego si prende il break al sesto game e chiude 6/3 il set in suo favore. Poi pero’ il torinese si veste da babbo natale e regala tre punti al connazionale che sale 3-1, capitalizza il 4-1 e pareggia il conto per 6/3 salvando la battuta del nono gioco da un pericolo 15-40. La terza e decisiva frazione conferma comunque la crescita in partita di Berrettini soprattutto nel servizio e la resa mentale di Sonego che continua con gli errori non forzati  a farsi breakkare. Berrettini cosi’ vola 3-1 con un riflesso vincente sotto rete e diventa imprendibile fino al 6/4 che lo lancia in semifinale contro l’idolo di casa, il tedesco Otte (anch’egli gran servizio e buona copertura della rete), numero 61 del mondo. Per il tennista romano, al rientro alla gara di marzo vincere due match consecutivi al terzo set e’ gia’ un buon segno.

ANDREA CURTI.