Si è conclusa con successo di pubblico e di partecipanti l’edizione numero 8 del Memorial “Federico Civolani”, torneo del circuito UISP by Tennis e Padel World e Studio Fisioterapico Motoria, disputatosi sui campi in cemento dell’ASD “Federico Civolani” di Via Cerisano (Via Gasperina), nel quadrante sud-est della Capitale. L’iscrizione al torneo è stata interamente devoluta all’AIL Roma OVD Vanessa Verdecchia, “allo scopo di aiutare e sostenere il reparto di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Umberto Primo di Roma“, come spiegano i padroni di casa, Alessandro e Nadia Civolani, genitori del bimbo a cui è intitolata l’Associazione sotto la cui egida si è svolta la manifestazione. I tre tabelloni al via (Silver maschile e femminile, Gold maschile) hanno riservato subito sorprese dall’inizio. Per mera cavalleria, partiamo dalle donne. Ha vinto Simona Terlizzi del Verde Roma, una new entry non partita tra le teste di serie e arrivata spedita in finale concedendo al massimo due giochi, in virtù di un bagaglio tecnico completo. In finale è approdata anche la giocatrice di casa Lucrezia Cristiano, anch’ella rullo compressore con tutti 6/1 all’attivo. All’atto conclusivo la Terlizzi, giocatrice anche esperta, si è imposta 6/4 nel match forse più equilibrato di tutto il torneo “rosa”. Veniamo ai tabelloni maschili, dove le sorprese si sono avute subito, dai primi turni a girone. Nel Silver netto (ma non troppo) è stato il predominio del vincitore Giorgio D’Antoni del Verde Roma, dato tra i favoriti alla vigilia, che ha infilato tre cappotti prima dell’approdo in semifinale dove ha trovato di fronte il solito instancabile Faraldi, piegato per 6/4. Nella finalissima altro match equilibrato contro il sopravvissuto Filomeno De Angelis (bravo a vincere due tie-break negli ottavi e nei quarti) e stesso punteggio, 6/4 in favore del portacolori del Verde Roma, anche in virtù di una maggior lucidità nei momenti topici dell’incontro. Soliti rimpianti per i giovani di casa Mirko Caprasecca e Marco Boscariol, così come poca fortuna hanno avuto D’Avanzo e Valenti (sconfitti entrambi al tie-break) mentre una menzione speciale va al quindicenne Alessandro Nullo, dominatore del suo girone e fantastico semifinalista a suon di 6/1. Dulcis in fundo il Gold maschile, torneo “pazzo” per via di problemi fisici (“Bum Bum” Viscardi su tutti) e di sconfitte inaspettate (vedi Marini secondo nel girone e Pugliese negli ottavi), oltre ad alcune eliminazioni eccellenti nel girone preliminare (Civolani e Lucci sono ferite ancora sanguinanti). Così si è formato un disequilibrio enorme tra la parte alta del tabellone, priva dei “pezzi forti”, e la parte bassa, dove invece il numero 2 De Gaetano ha maramaldeggiato prima di trovarsi in semifinale contro “Saetta” Galieti, che lo ha dominato in lungo e largo forse perché più allenato (Galieti proveniva da due turni sulla carta non semplici contro Marini prima e Balsamà poi, entrambi vinti 6/3). In alto invece zitto zitto l’esperto Perilli ha fatto fuori per 6/4 sia il giovane Morgia che Staffolani, prima di presentarsi al cospetto di Giacomo Galieti. Ma lì, come nel girone C preliminare che li ha visti di fronte, non c’è stata storia: troppa la differenza di velocità di palla e di tecnica, Galieti così ha portato a casa l’ambito trofeo per 6/2. L’ottava edizione va dunque in archivio ma ormai è talmente un must nel circuito tennistico UISP, per bravura e intelligenza nell’organizzazione, per il risultato tecnico e per lo scopo sociale e senso di appartenenza che trasmette, che già si pensa alla nona edizione targata 2023.

Andrea Curti