ROMA- Il 9 settembre del 1998 muore Lucio Battisti. L’uomo, l’artista, il cantante che ha saputo “infiammare” insieme a Giulio Rapetti Mogol le generazioni legate alle bionde trecce e agli occhi azzurri e poi. Lo stretto rapporto con Mogol durò a lungo, interrotto a causa dal carattere difficile dell’artista accompagnato da una proverbiale tirchieria. Lucio Battisti resta comunque uno tra i più grandi interpreti della canzone italiana insieme a Mina e Domenico Modugno. Non parlerò mai più – disse Battisti in una delle sue rare interviste – perché un artista deve comunicare solo per mezzo del suo lavoro. L’artista non esiste. Esiste la sua arte”. Al di là del suo carattere difficile Battisti ha lasciato un segno indelebile nella cultura musicale e non, a tal punto che viene sistematicamente ricordato praticamente da tutti ogni 9 settembre. Memorabili le sue canzoni, tra le più vendute Emozioni e Pensieri e Parole entrambi per 44 settimane in classifica.
REDAZIONE
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