Con ancora negli occhi la serpentina micidiale di Capuozzo, che portò gli azzurri ad espugnare Cardiff, e la batosta netta in Georgia, laddove proprio non si doveva perdere per non alimentare le voci di estromissione dal Sei Nazione, sta per partire la nuova stagione dell’Italrugby nelle Autumn Nations Series 2022: sabato a Padova contro Samoa (ore 14, diretta TV8 e Sky Sport Arena) gli uomini di Crowley sono chiamati ad una performance convincente, da vincere per azzittire i gufi in piccionaia. Uno dei protagonisti dell’incontro sarà  Paolo Garbisi, mediano d’apertura azzurro e Campione di Francia in carica con il Montpellier che, dopo averlo utilizzato nella scorsa stagione con la maglia numero dieci, nelle ultime otto uscite del massimo campionato transalpino è stato spostato a primo centro, sfruttando le sue doti di playmaker in coppia con l’apertura. “Una sfida interessante – ha detto Garbisi – perchè in passato avevo giocato a primo centro solo occasionalmente, e mai in un campionato con la fisicità ed il tasso tecnico del TOP14. E’ stato molto stimolante, ma sono felice di essere considerato un’apertura qui in Nazionale, è il ruolo dove sento di poter garantire il miglior contributo alla causa azzurra. A Verona sto ritrovando gli automatismi per performare al meglio sabato contro Samoa, se mi verrà data l’opportunità”. Anche in Nazionale, sabato, Garbisi potrebbe trovarsi a giocare in coppia con un altro playmaker, Tommaso Allan: “Abbiamo giocato un po’ insieme questa estate in tour, quando lui giocava dieci ed io primo centro  Avere in campo due mediani d’apertura di formazione apre maggiori opzioni in attacco e nel gioco al piede, è una situazione interessante e se dovessimo essere entrambi in campo dall’inizio credo– ha continuato Garbisi – che potremo rappresentare un’arma in più, creando più possibilità offensive e nel kicking-game generale. Chi piazzerà? Decideremo una volta che conosceremo la formazione, siamo entrambi due buoni calciatori, anche qui le opzioni non mancheranno” ha detto il trequarti veneziano dell’Italia. Garbisi è poi intervenuto sugli obiettivi dell’Italia per la finestra delle Autumn Nations Series che, dopo Samoa, metterà gli azzurri di fronte all’Australia (Firenze, 12 novembre) ed ai Campioni del Mondo del Sudafrica (Genova, 19 novembre). “Mettere nel mirino solo Samoa o Australia sarebbe un errore, anche il Sudafrica può farti molto, molto male se non parti per batterlo ed è quello che noi vogliamo fare in ogni partita, vincere. Poi dobbiamo essere realisti e consapevoli che per farlo, a questo livello, bisogna essere impeccabili nell’esecuzione dei fondamentali di gioco ed esprimersi al meglio. Il rugby internazionale non ammette esitazioni, il livello fisico che metteremo in campo sarà fondamentale per non subire la pressione. Anche la disciplina sarà un altro aspetto chiave, così come il gioco al piede, alla conquista in touche e da mischia ordinata che è essenziale per giocare palloni di qualità. Il margine di errore a questo livello è limitatissimo, la precisione nell’arco degli ottanta minuti farà la differenza tra vittoria e sconfitta”. La sconfitta di Batumi è alle spalle, ma non è dimenticata. Chiude Garbisi: “L’ultima immagine di noi stessi che abbiamo dato non è quella che ci rappresenta. Noi guardiamo avanti, alla partita con Samoa, per raddrizzare subito la rotta sia dal punto di vista della prestazione che del risultato”.

La Redazione