Essere arrivati in semifinale dopo 8 anni è già un traguardo, viste anche le assenze di Sinner e Berrettini, ma l’appetito vien mangiando e la forma dei davis-men azzurri è buona, per cui contro il Canada domani a Malaga, tutto può succedere. Sulla carta i nord-americani sono favoriti, in virtù della classifica dei singolaristi Auger-Aliassime (6) e Shapovalov (18) migliore rispetto a quella di Musetti (23) e Sonego (45) mentre il doppio, per affiatamento e risultati, potrebbe essere l’arma in più dell’Italia, visto che Fognini e Bolelli giocheranno contro una coppia sì forte ma “arrangiata” come quella formata da Shapovalov e lo specialista Pospisil. Paradossalmente proprio il match di doppio potrebbe regalare all’Italia quella finale di Coppa Davis che manca da Milano 1998, quando Gaudenzi (attuale Capo dell’ATP) diede una spalla per la Patria. Non parliamo poi dell’unico successo, quello mitico del 1976, ma prima di pensare a quella fantastica squadra bisogna battere i canadesi. Una cosa per volta, please.
Andrea Curti
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