L’impavido Sonego, il Braveheart d’Italia, porta a casa il primo punto della semifinale di Coppa Davis (in quel di Malaga) contro il Canada, dopo tre ore e quindici minuti di lotta dura senza paura con il mancino Shapovalov, gran talento, numero 18 del mondo (contro il 45 dell’azzurro). E pensare che à partito male l’azzurro, con un parziale di 9 punti a 0 per il canadese, ma poi “Sonny” è rientrato subito in partita, complice anche i due provvidenziali aiutini di Shapovalov. Addirittura Sonego avrebbe due palle del 4-2 ma il mancino nordamericano serve bene e annulla. Anche l’azzurro comunque salva una opportunità di break al canadese nel settimo game, e sempre con la battuta, la stessa a cui si aggrappa nei momenti difficili per arrivare al tie-break. Dove entra in scena il canovaccio del match, ovvero il coraggio di Sonego contro il genio e la sregolatezza (tanta sregolatezza) di Shapovalov. Così il torinese sale 4-1 (stecca di rovescio dell’avversario), 5-1 con una risposta profonda di diritto, ma il mancino canadese non demorde e risale la china sino al 4-5 e servizio; sembra fatta la rimonta, invece le solite montagne russe di Shapovalov portano l’azzurro a due set-point, chiudendo subito con l’errore di diritto del biondo mancino. Archiviato il primo set, durato 70 minuti, il match è scivolato via seguendo l’andamento dal 2 pari della prima frazione sino al nono gioco quando Shapovalov si è trovato 0-40 sul servizio di Sonego: l’azzurro ha preso coraggio ed ha annullato prima le tre opportunità consecutive al suo avversario, poi le altre due (complessivi 5 set point!) prima di approdare di nuovo al tie-break decisivo. Che si è messo bene, assai bene, per l’Italia; Shapovalov getta in rete la facile volèe del 3-1 e di rovescio (in corridoio) consegna il 3-2 a Sonego. Il quale capitalizza il proprio turno di servizio con due diritti vincenti fotocopia in avanzamento. Shapovalov, nel frattempo, tira giù tutti i Santi del Paradiso, urlando indemoniato per la sua parte di campo, fa il suo e accorcia 4-5, battuta a Sonego. Si aspettano i due punti della vittoria, invece nisba: l’azzurro commette due errori consecutivi molto gravi, uno schiaffo al volo a campo aperto del tutto inutile (lo avrebbe portato al match-point) e un doppio fallo clamoroso, l’unico sino a quel momento. Così il canadese ringrazia e pareggia il conto dei set. Si va al terzo con l’amaro in bocca per essere stato, l’azzurro, a due punti dal successo. Primo game già da thrilling perché Sonego, visibilmente scosso per l’occasione mancata, salva la propria battuta per ben due volte, e non approfitta di tre doppi falli di Shapovalov per breakkarlo. Vince il torinese anche il game del 2-1 e, al cambio di campo, il mancino canadese chiama il medical time out per farsi pressare la schiena dal fisioterapista. Non ne risente il canadese pareggiando il conto dei games con un ace. Ma Sonego pare essersi ripreso dalla botta del secondo tie-break perso, e a zero porta a casa un prezioso 3-2. Il sesto gioco è il solito saliscendi firmato Shapovalov ovvero errori (un doppio fallo e due colpi in corridoio) e grandi punti (un passante di polso di rovescio e un ace) così, dal possibile 4-2 Italia, si è 3 pari. Ogni punto è combattuto, sudato, si gioca a velocità pazzesca nonostante le tre ore di match, e ci vuole tutto il cuore di Sonego per uscire da una situazione di tre palle-break per il canadese, che avrebbero portato lo stesso sul 4-3 e servizio. Invece è ancora avanti l’azzurro, Shapovalov si prende con autorità (a zero) il 4 pari, ma Sonego è vigile e tiene il servizio del 5-4 in suo favore. Ora la pressione è tutta sul canadese che va in tilt: tre doppi falli, l’ultimo dei quali decisivo per il punto dell’1-0 Italia. “Oggi mi sono ispirato a Braveheart, una battaglia, entrambi abbiamo lottato sino alla fine, lui un grande guerriero, io non ho mollato mai. Sto vivendo bene questa Davis, siamo tutti tranquilli e fiduciosi. Non è ancora finita, è tutto aperto“. Esatto. Ora tocca ai due numeri uno, Musetti contro Auger-Aliassime. Aspettiamo…
Andrea Curti
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