PINO DANIELE

Pino Daniele si è spento la sera del 4 gennaio 2015 in seguito a un infarto che lo ha colpito nella sua casa di Orbetello in Toscana. Inutile la corsa all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove l’artista è stato dichiarato morto alle 22.45. Nato nel 1955, avrebbe compiuto 66 anni a marzo. Solo qualche giorno prima, il 31 dicembre, si era esibito a Courmayeur in quella che inaspettatamente è rimasta la sua ultima apparizione pubblica.

REDAZIONE

Nel mondo della musica anche Pino è stato uno dei padri del sound napoletano, soprattutto della rinascita e del rinnovamento dello stesso sound partenopeo. Prima di lasciarci per quella morte assurda nei primi giorni di quel gennaio del 2015, Pino è sempre stato il punto d’incontro del blues internazionale con le radici napoletane, coltivate ed esaltate fin dai tempi di Napoli Centrale con James Senese e fin dall’album d’esordio “Terra mia”. Indiscutibile il suo capolavoro all’età di 18 anni con “Napule è”, autentica opera d’arte per raccontare la sua città in tutte le sue sfaccettature malinconiche narrando magistralmente quella semplicità d’immagini tipica di chi sa che non ha nulla da perdere …con le mani “dind a sacc’” ma con il dolore nel cuore per le condizioni di una delle più belle città del mondo. Pino in fondo ha lasciato anche altri segni indelebili ed indiscutibilmente straordinari nel suo blues partenopeo come Yes I Know My Way ed anche brani storici e di successo come Je so pazzo, Je sto vicino a te, Quann’ chiove, I say i’ sto cca’, e meravigliosi come Anna verrà. Per questo e per tanti altri motivi ed episodi anche personali, vogliamo ricordare uno dei padri di quell’inconfondibile “Napolitan Power”, fiore all’occhiello della musica italiana ed internazionale!!!

MAURO CEDRONE