SOLITO SPARTITO BIANCOCELESTE. QUANDO LA LAZIO SI DEVE CONFRONTARE CON FORMAZIONI PIU’ DEBOLI CHE NON DEVONO CHIEDERE NULLA AL CAMPIONATO IN CORSO REGALA PUNTI, MEZZI TEMPI E TEMPI INTERI, SOPRATTUTTO I SECONDI 45 MINUTI COME UN SALVAGENTE CHE TI SALVA DAL MARE GROSSO. ANCHE STAVOLTA LA LAZIO SI E’ RIPETUTA. PUR AVENDO LA PARTITA IN MANO, DOPO UN PRIMO TEMPO DI SPESSORE (CON QUEL GRAN GOL DI PEDRO QUASI ALLO SCADERE), LA SQUADRA BIANCOCELESTE ALLENTA GLI ORMEGGI E FA RIEMERGERE L’AVVERSARIO PRONTO A BEFFARE L’INTERA DIFESA DAVANTI ALL’INCREDULO PROVEDEL.  BASTANO 5 MINUTI DI RIPARTENZA DEL VERONA NELLA SECONDA PARTE DI GARA PER RIMETTERE TUTTO IN GIOCO CON IL GOL DI NGONGE AL 51esimo CHE INNESCA LA REAZIONE VEEMENTE DEGLI SCALIGERI PRONTI  CENTRARE ANCHE UN PALO CON LAZOVIC CHE GENERA APPANNAMENTO ED INCREDULITA’ IN CAMPO E NELLA PANCHINA BIANCOCELESTE PREOCCUPATA PER LA BRUTTA PIEGA DEL MATCH. SARRI ALLORA SQUOTE LA SQUADRA INEBETITA DALLA VEEMENZA DELL’AVVERSARIO CHE VUOLE TENTARE IN COLPACCIO, FRENATO PERO’ DA ALCUNE FIONDATE IN AVANTI DI IMMOBILE FINCHE’ E’ IN CAMPO E POI ANCORA DI PEDRO E DI FELIPE ANDERSON, CON L’EX ZACCAGNI PER NULLA LESTO, AD UN MINUTO DALLA FINE DELLA CONTESA, A METTERE IL PALLONE IN RETE DA POSIZIONE PRIVILEGIATA. IL FISCHIO FINALE DI UN ARBITRO INSUFFICENTE RATIFICA UN’EPILOGO CHE NON ACCONTENTA NESSUNO E CHE NON SMUOVE LA CLASSIFICA LASCIANDO LA LAZIO SEMPRE AL QUARTO POSTO A 39 PUNTI (UNO IN MENO DELLA ROMA) ED IL VERONA SEMPRE TERZ’ULTIMA CON 14 PUNTI IN QUELLA ZONA PERICOLOSA TROPPO VICINA ALLA RETROCESSIONE.
PER LA LAZIO ANCORA UN’ALTRO PASSO FALSO NELLA CORSA ALLA CHAMPIONS. CONTRO VERONA, EMPOLI, SALERNITANA, LECCE E SAMPDORIA LA SQUADRA BIANCOCELESTE HA CONQUISTATO SOLO 3 PUNTI SU 15 IN PALIO, DECISAMENTE POCHI PER AVERE CERTEZZE CHAMPIONS !!!!
MA.CED.