Roma si rifà il trucco: in occasione della 80ma edizione degli Internazionali d’Italia del prossimo maggio (dal 2 al 21), sono state presentate alla stampa le numerose novità del Torneo, sempre più tecnologico, sempre più votato allo spettacolo e al business al contempo. Primo mattone solido all’upgrade tecnico degli Internazionali è dato dalla lista dei partecipanti, allargata a 96 giocatori in entrambi i tabelloni, sia maschile che femminile, contro i 56 dello scorso anno. Anche i giorni di gara salgono a 12 per un torneo combined così particolare da far diventare Roma un mini-Slam più che un Masters 1000, come tradizione e gradimento secondo solo al Roland Garros. Anche il numero dei campi, aumentato di 2 e salito a 17, avvicina Roma a Parigi. Certo è che la ristrutturazione del Foro Italico passa attraverso diversi indizi che fanno una prova: innanzitutto l’allargamento dell’area a 125 mila mq totali (da 92), pari a 150 campi da tennis; nuovi spogliatoi, uno Young Village per i bambini che potrà ospitare 40 mila ragazzi delle scuole tennis e del progetto “Racchette in classe” con il Ministero dell’Istruzione. Assai più visibile è l’arco pedonale che collegherà il centrale con l’area piscine per i giocatori, un link diretto per rilassare gli atleti a fine match, con due nuovi ristoranti, una palestra e area massaggi a disposizione. L’altra novità importante è l’equità di montepremi tra uomini e donne: entrambi i tabelloni avranno a disposizione più di 8 milioni di euro totali, con i vincitori che percepiranno la stessa cifra al di là del sesso di appartenenza. La parità di genere è quindi una grossa conquista di democrazia e sostenibilità sociale, con la città di Roma che non starà a guardare ma contribuirà alla pubblicità dell’evento in tutte le zone, anche in quelle periferiche ben distanti da Roma Nord: è infatti prevista una notte bianca del tennis per il commercio e strategie di marketing turistico miranti a far tornare nella Capitale più volte i turisti (dalla fine dell’emergenza Covid, Roma dopo Parigi è la città più visitata in Europa), non solo per la presenza delle bellezze storiche e paesaggistiche ma anche per i grandi eventi sportivi come gli Internazionali. Nel trend di crescita del torneo, che si prevede supererà abbondantemente le 300.000 presenze (già con la prevendita attuale sono stati incassati più di 11 milioni di euro, 24% dei biglietti venduti all’estero per 86 paesi diversi), stride soltanto la mancanza del tetto di copertura del Centrale, che darebbe la possibilità di far disputare le partite indipendentemente dalle condizioni metereologiche. Al momento sono state segnalate 33 manifestazioni d’interesse per la costruzione del tetto, che sono state ristrette a 7 con la speranza di aggiudicare presto il bando; il Coni ci tiene, il concetto che dovrà passare è quello di una Casa dello Sport totale, di tutti gli sport, non solo del tennis, fruibile sette giorni su sette.

Andrea Curti