Mentre Giove Pluvio è il reale vincitore di questa noiosa 80ma edizione degli Internazionali d’Italia, cui solo il dio greco Tsitsipas può dar effettivamente lustro, la pioggia di ritiri coinvolge anche il prossimo Roland Garros. Nomi illustri salteranno la kermesse francese, a partire dallo spagnolo Nadal (che ha annunciato che il 2024 sarà il suo ultimo anno), l’altro iberico Carreno Busta, il romano Berrettini, l’australiano Kyrgios (che lo scorso anno era andato a Parigi solo per volere della sua fidanzata), l’americano Broosby e il sudcoreano Kwon. Ne gioverà Djokovic, alla ricerca di quel Grande Slam che potrebbe coronare una carriera luminosa, sebbene non sia in un periodo di grande forma fisica, e tutti sanno che tre set su cinque sono un altro sport rispetto al tennis ordinario. Ma in casa nostra non si gioisce, anzi. “The Hammer”, il martello Berrettini è ancora ai box: dopo le varie rinunce a Barcellona, Madrid e Roma, il ragazzo del Nuovo Salario si è cancellato anche dal Roland Garros 2023, segno che evidentemente i problemi muscolari alla zona addominale e al costato non sono finiti. Così l’azzurro ha saltato quest’anno tutti i tornei sul rosso ed è auspicabile che si presenti per quelli sull’erba, a lui e al suo gioco tanto congeniali. Comunque, per un italiano che esce, un altro che entra: il veterano Fognini prenderà il posto di Berrettini a Parigi ed è a un solo ulteriore ritiro dal tabellone principale anche il giovane Arnaldi, volto nuovo del tennis azzurro. Ora la domanda è d’uopo: gufare o non gufare? Per la prima opzione bisogna fare in fretta, domani si sorteggia il tabellone delle qualificazioni e giovedì quello principale.
Andrea Curti
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