L’attore e regista statunitense compie 93 anni. Nella sua carriera di attore ha interpretato moltissimi ruoli e come regista ha prodotto vere e proprie opere.
“Mi piace Clint Eastwood perché è un attore che ha solo due espressioni: una con il cappello e una senza cappello”. Sergio Leone amava definire così Clint Eastwood nel quale aveva visto quel qualcosa in più che lo avrebbe reso una delle icone del cinema mondiale. L’attore e regista compie oggi 93 anni. Amato dal pubblico di tutto il mondo, muove i primi passi nel mondo del cinema negli anni ’50 quando ottiene la sua prima parte nel film “La vendetta del mostro”, primo di tanti lungometraggi che però non ebbero molto successo. Le soddisfazioni professionali cominciano ad arrivare con i film western che segnano l’inizio vero e proprio della carriera di Clint Eastwood. Venne notato da Robert Sparks un dirigente della CBS, casa televisiva americana, che lo volle come protagonista nel telefilm “Gli uomini della prateria”. Nel ruolo del cowboy Rowdy Yates, Eastwood si fece conoscere al grande pubblico, tanto che ricevette una proposta per girare un film western in Europa. Fu proprio Sergio Leone a volerlo e renderlo famoso anche nel “Vecchio Continente” grazie alla trilogia che cominciava con “Per un pugno di dollari”, proseguiva con “Per qualche dollaro in più” e terminava con “Il buono, il brutto, il cattivo”. Dopo aver girato molti altri film western come “Il texano dagli occhi di ghiaccio” o “Il cavaliere pallido”, il personaggio che lo consacrò come star del cinema fu l’ispettore Callaghan, protagonista dell’omonimo poliziesco. Clint Eastwood oltre ad essere un attore molto versatile (nella sua carriera ha rivestito i ruoli più disparati), è anche uno dei registi più acclamati di Hollywood. Con i suoi personaggi molte volte politicamente scorretti, ha regalato al pubblico delle pietre miliari del cinema, ad esempio “L’uomo nel mirino”, “Gunny” o “Nel centro del mirino”. La carriera di regista di Eastwood lo vede produrre vere e proprie opere che sono entrate nel cuore della gente grazie anche ai messaggi che veicolavano come “Gran Torino” o “Hereafter”. Clint Eastwood è sempre stato appassionato di cinema biografico: lungometraggi in cui racconta storie vere di persone reali come “Sully” basato sull’autobiografia del pilota Chesley Sullenberger o “American Sniper” che racconta la vicenda del militare Chris Kyle. Nella sua lunga e brillante carriera si è aggiudicato cinque premi Oscar.
REDAZIONE
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