E’ stato sorteggiato il tabellone principale dei prossimi US Open che vede al via dieci italiani, cinque uomini e cinque donne (aspettando la fine delle qualificazioni). Nel maschile tutti o quasi gli occhi sono puntati sull’altoatesino Sinner, reduce dal trionfo canadese del Master 1000 di Toronto e dal conseguente e prevedibile scivolone di Cincinnati. Sinner se la vedrà col tedesco Hanfmann, 54, al suo miglior anno in carriera, uno che gioca bene sulla terra ma anche sul veloce, per cui l’italiano non deve sottovalutare l’impegno dall’alto del quarto di finale ottenuto lo scorso anno. Sinner è nella parte alta del tabellone e nei quarti dovrebbe scontrarsi con Alcaraz; forse questo US Open può essere la svolta nella carriera dell’altoatesino, bisogna vincere gli Slam per fare quel salto di qualità strozzato sinora dal posto numero 6:in classifica. Intanto se tutto va bene al secondo turno potrebbe esserci il derby Sinner-Sonego; il secondo, 38 del mondo, aspetta un qualificato ma a Flushing Meadows non ha mai passato un turno. C’è molta attesa anche per l’estroso toscno Musetti, 18 che parte favorito contro il francese Barrere. Degli azzurri in classifica il carrarese pare di certo il piu’ completo e il piu’ bello a vedersi, poco importa se non sara’ mai il numero uno del mondo. Poi c’è Berrettini, The Hammer, il martello, sceso al numero 36, pronto a sfidare il mancino francese Humbert, talentuoso sempre battuto dal romano. Il discorso per Berrettini è e sarà sempre lo stesso: se riesce a mettere a segno il suo schema servizio e diritto saranno dolori per gli altri, se qualcuno ribattera’ i dolori saranno invece dell’azzurro, specie se lo scambio dovesse evolversi sulla parte del suo rovescio, punto debole del tennista romano. Anche la tenuta fisica di Berrettini è tutta una incognita e quando si gioca tre set su cinque è fondamentale essere in forma. Per il ligure Arnaldo, 62, è un esordio a New York, e non sarà facile perché l’australiano Kubler e’sì indietro in classifica (86) ma di certo più abituato alle superfici veloci. Anche il palermitano Cecchinato, scivolato al numero 109 (da metà maggio ad oggi solo delusioni) ha un match difficile contro il russo Safiullin, salito al 61 e con un buon bagaglio tecnico nel servizio e nel gioco di volo; Ceck dovrà cercare di tenere da fondo il suo avversario e stancarlo il più possibile perché sinora il russo non è parso un fighter, un lottatore, di prima classe. Nel tabellone femminile per la prima volta la marchigiana Cocciaretto, al suo best ranking col numero 29, è testa di serie agli US Open; aspetta la ventiduenne di Fermo, una qualificata per quella che potrebbe essere il suo primo successo sul cemento americano. Best ranking anche per la Paolini. 35, reduce dal primo quarto di finale ad un Masters 1000, Cincinnati; per la toscana c’è l’ostacolo Ostapenko, numero 20 del mondo, forte più sulla terra rossa che sul cemento anche per la sua conformazione fisica non proprio asciutta. La Giorgi invece, scivolata al numero 52, veterana con la sua dodicesima presenza, impatterà contro la terza testa di serie del torneo, la yankee Pegula, con cui ha perso 8 volte su 10 con perle il precedente vittorioso al Masters 1000 di Montreal 2021. La fiorentina Trevisan, 53, ha pescato la russa Putintseva, 79, da cui però ha perduto due anni fa sul cemento di Abu Dhabi. Infine la riminese Bronzetti, 82, tenterà l’impresa contro la numero 12 Krejcikova ma le speranze sulla carta sono ridotte al lumicino.

Andrea Curti