Il maestro è stato uno straordinario compositore e arrangiatore. Bacalov è ricordato soprattutto per la colonna sonora de “Il Postino” film interpretato da Massimo Troisi prima di morire. Per la colonna sonora di quello straordinario film interpretato anche da Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta, Bacalov fu premiato con l’Oscar, era il 1996 anno memorabile per la cinematografia italiana. Ma oltre alle tante colonne sonore dedicate ai film soprattutto polizieschi e western (prestigiose le collaborazioni con Fellini, Pasolini, Damiani, Scola, Rosi e Quentin Tarantino pronto a riutilizzare le sue musiche per Kill Bill e Django) il maestro Bacalov ha lasciato un segno indelebile anche nella musica leggera italiana degli anni ’60 arrangiando brani di Villa, Milva, Pavone, Bindi e Morandi. Ma lo zenit nella composizione e negli arrangiamenti Bacalov lo toccò negli anni ’70 quando contribuì ai grandi successi dei New Trolls con Concerto Grosso, il Rovescio della Medaglia con Contaminazione, gli Osanna con la colonna sonora di Milano calibro 9. Il maestro argentino, naturalizzato italiano, ha contribuito in quegli anni alla enorme valorizzazione del Progressive-Rock, spaziando magistralmente nel connubio vincente (apprezzato purtroppo in ritardo) tra musica classica e rock puro. Quel Prog, targato anche Bakalov, resta un’icona nel firmamento musicale italiano ed internazionale. (Chi scrive è un’autentico appassionato di Progressive anche per “colpa” del maestro Luis Enrique Bacalov….indimenticabile).

Il grande maestro è deceduto il 15 novembre del 2017 a causa di un’ischemia. Bacalov aveva 84 anni, gran parte dei quali dedicati alla musica nelle sue innumerevoli sfaccettature.

MAURO CEDRONE