A Cagliari non era necessario soltanto portare a casa in qualunque modo tre punti d’oro, quanto di più giocare bene per dissipare definitivamente i dubbi sui rapporti tra la squadra e mister Sarri che qualche mass media aveva evocato in settimana come probabile motivo di sconforto e dissidi interni allo spogliatoio.
Ipotesi smentita oltre che dalle parole di Rovella, rilasciate ai cronisti a margine di una iniziativa della società in una scuola romana, dalla qualità prorompente di mole di gioco messa in campo dai ragazzi.
Una squadra che ai miei occhi ha dimostrato se non proprio una ritrovata energia e sinergia, almeno una comune volontà di entrare in campo fin dal primo minuto di gara per vincere, allontanare tali predette voci, ma soprattutto per fare passi in avanti in classifica.
Ergo, la vittoria odierna ha valore liberatorio sia per i tifosi, in primis quelli che sono partiti per la splendida isola e stasera e domani torneranno a Roma nostra con la gioia negli occhi e nel cuore, che per tutto l’ambiente che stasera esce rinfrancato da una prestazione importante e avvincente di Ciro, Mister 200 goal in Serie A, che ha realizzato il suo quattordicesimo goal contro il Cagliari, e compagnia bellissima che continua, o per molti ritorna a farci sperare, riportandoci a galla con una altrettanto bellissima e ritrovata vista del quarto, auspicato posto in classifica che finalmente si riavvicina all’ombra del Colosseo.
Il Bologna, prossimo avversario in campionato è avvisato! Fermo restando che da domani si dovrà pensare al Bayern Monaco: una gara stimolante per tutto l’ambiente e i giocatori che nel contesto dell’impossibile che nel calcio spesso si compie, ci chiede di non considerarci spacciati prima di giocare.
E che il dio del calcio, che Gianni Brera aveva battezzato: “Eupalla”, non ci abbandoni. St.les
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