Nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2024 l’Italia dà continuità alla vittoria sulla Scozia sconfiggendo in trasferta a Cardiff i padroni di casa del Galles, con lo score di 24-21. Mai in un Sei Nazioni l’Italia aveva ottenuto due vittorie ed un pareggio e questo dimostra come, dopo il Mondiale in chiaroscuro (22 mete subite in due partite, tra Francia e Nuova Zelanda), il cambio alla guida tecnica con l’argentino Quesada abbia dato quella spinta necessaria per reagire nel migliore dei modi. Col Galles è stato un match al gatto col topo in cui l’Italia ha aspettato l’avversario per colpire al momento giusto. Parte bene l’Italia: due piazzati in 13 minuti vincenti dell’apertura Garbisi danno 6 punti di momentaneo vantaggio, poi il dominio azzurro in tutte le sue fasi di gioco culmina nella meta dell’ala Ioane a seguito di azione insistita del quindici italiano. Stranamente Garbisi sbaglia la trasformazione e si resta sull’11-0 Italia. Il Galles tenta di reagire velocizzando gli attacchi e in uno di questi capitan Lamaro è bravissimo a rimediare una proverbiale punizione a favore.. I padroni di casa, nel frattempo, sono distratti e un calcio di liberazione di Garbisi nei 22 gallesi mette in difficoltà mediano di apertura ed estremo che si scontrano fantozzianamente. Al 30′ Garbisi tenta un calcetto per l’estremo Pani ma questi non riesce ad agguantare l’ovale. L’Italia difende e placca con convinzione ed efficacia, i gallesi sono in confusione, impacciati e sorpresi dalla ferocia azzurra. Un riguadagno di palla consente sempre a Garbisi di calciare fuori e andare negli spogliatoi in vantaggio di undici lunghezze a zero. Il Millennium è ammutolito. Nella ripresa il Galles tenta una reazione, più di cuore che non di testa, e l’Italia punisce gli errori avversari con freddezza al 47′. Azione alla mano Garbisi-Ioane, entra a sostegno l’estremo Pani che in velocità elude tre avversari e firma la seconda meta italiana. Garbisi questa volta centra la trasformazione per un 18-0 da favola. La girandola dei cambi porta forze fresche in campo in entrambi gli schieramenti ma l’andazzo del match è lo stesso. L’Italia placca come se non ci fosse un domani, l’ovale è nelle mani gallesi ma non c’è grande supremazia nei padroni di casa. Però la pressione dei padroni di casa è costante e il Galles al 64′, dopo una azione più che insistita, va in meta con il tallonatore Dee, trasformata, che sancisce i primi 7 punti in partita per i dragoni. A 13 minuti dalla fine l’Italia è avanti 18-7. Ma non è finita perché entrano in ballo i calciatori azzurri. Al 71′ Garbisi da quasi centrocampo, centra l’acca e porta altri tre punti alla causa azzurra; al 74′ il subentrato mediano di mischia Page-Relo, ancora da lontano, fa salire l’Italia a quota 24. Sembra il colpo di grazia ai gallesi i cui tifosi non cantano più, mai sentito un Millennium Stadium così silenzioso. Il distacco è abissale. E questo fa un po’ mollare la presa agli azzurri. Le due mete trasformate e subite negli ultimi tre minuti (da Rowlands e Grady) non cancellano l’entusiasmo per la vittoria azzurra 24-21, la seconda consecutiva, che lancerà l’Italia all’ottavo posto in classifica mondiale, mai così in alto nel rugby, non male considerando che rispetto agli altri non si tratta di sport nazionale.
Andrea Curti
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