Layout 1Daniele Poto ha scritto e pubblicato in queste ore Penultima Spiaggia, un manuale di sopravvivenza per resistere all’Italia. E’ un utile compagno di viaggio del vivere quotidiano nella problematica Italia di oggi. Un vocabolario in 121 voci o lemmi nel segno della coscienza critica e della responsabilità alternando temi alti (esempio mafia) a bassi (parcheggiatore abusivo, tinta). Con una dovuta e stranita meraviglia per quanto il paese rimanga immobilizzato nelle proprie contraddizioni. Perché nell’ex Belpaese è difficile vivere, a volte l’obiettivo massimo è sopravvivere. All’illegalità, alla burocrazia, a quel libero arbitro così stolidamente installato dentro di noi. Così il libro, il manuale, diventa uno specchio del disagio contemporaneo nel segno della società, quella da cui sempre si occupa l’autore, specialista dell’azzardo delle mafie nel pallone e di ogni albore di legalità. Il libro (180 pagine, Erudita editore, 16 euro di costo) è richiedibile all’autore a prezzo scontato e disponibile sulle principali piattaforme librarie.

Dato che l’ultima spiaggia era occupata abbiamo scelto la penultima. Per un manuale di sopravvivenza in 98 mosse che non vi donerà la felicità, non vi farà morire milionari, ma (immodestamente) vi consentirà di vivere un po’ meglio e di scansare gli inconvenienti della società contemporanea. Affronterete un manuale moderno e spregiudicato di educazione civica riveduta e corretta: quella che non s’insegna più nelle scuole. E’ il diario in prima persona, palesemente ipocondriaco, di un italiano che avverte i limiti (anche burocratici) della società in cui vive. E vi consiglia, con ironia e levità, come superarli o conviverci. Ricordando la lezione di Ennio Flaiano e Marcello Marchesi. Perché siamo un paese di navigatori, mandolinisti, ma anche di essere umani dotati di grande pazienza.