Il bel momento del tennis azzurro è testimoniato dalla presenza di tre italiani negli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo, in corso di svolgimento sui campi in terra rossa del Country Club monegasco, ed è la terza volta nella storia che avviene, dopo l’edizione 2019 vinta da Fognini (Sonego, Fognini e Cecchinato), quella del 2023 (Sinner, Musetti e Berrettini) e quella attuale del 2024 (Sinner, Musetti e Sonego). Proprio questi ultimi sono giunti al terzo turno per diverse vicissitudini. Sinner ormai è uno schiacciasassi, lanciatissimo verso il consolidamento del secondo posto del ranking (deve arrivare almeno in semifinale) e con un occhio alla leadership mondiale, qualora portasse a casa anche il secondo Slam della stagione, il Roland Garros, obiettivo di stagione che per bocca sua condivide con l’oro olimpico di Parigi 2024. Sinner ha vinto 29 delle ultime 30 partite disputate, perdendo solo da Alcaraz a Indian Wells, ed è difficile pensare che l’andazzo possa cambiare, dovendo affrontare quel tedesco Struff, n. 25, dall’altoatesino già battuto nettamente sul cemento americano di Indian Wells. “Sonnie” Sonego, 57, ripescato in tabellone (forfeit di Alcaraz) come lucky losers per aver perso all’ultimo turno delle qualificazioni contro lo spagnolo Bautista Agut, ha vinto un bel match contro il canadese Aliassime, recuperando da 2-5 la seconda frazione, ed ora trova sulla sua strada il francese Humbert, 15 del mondo, con cui ha 2 pari negli scontri diretti. Le vittorie del torinese e torinista di fede calcistica sono maturate la scorsa stagione tutte sulla terra rossa, proprio al 1000 di Montecarlo (7/5 al terzo con l’azzurro che annulla quattro match point ad Humbert) e al Roland Garros, ma quest’anno il rivale pare più in palla, avendo già portato a casa due trofei sul veloce di Marsiglia e Dubai. E poi c’è Musetti, il manifesto del tennis, che pare aver lasciato alla spalle un inizio d’anno difficile (sfidiamo chiunque a diventare padre a 22 anni senza “accusare il colpo”) per cominciare a prendersi qualche seria soddisfazione, come la vittoria sul n.13 americano Fritz. Avrà Musetti un avversario tosto, il numero 1 al mondo, il 37enne Djokovic, nel remake del successo dello scorso anno che si spera possa l’azzurro bissare. Certo, veder giocare il carrarese è una gioia per gli amanti del tennis; innanzitutto rovescio ad una mano, eseguito in top-spin come in back, con cui passa anche l’avversario, spesso in corsa per la spettacolarità del colpo; poi i cross di diritto a mandare fuori campo il malcapitato di turno e le accelerazioni improvvise, condite con i contropiedi micidiali e le palle corte stile Cecchinato prima maniera. E per finire, un vasto campionario sotto rete che inizia con la semplice volée d’appoggio e si trasforma in demi-volée, veronica, volée vincente o smash. Tutta questa varietà di colpi può mandare in confusione uno metodico come Djokovic, che ha molto da perdere da questo match; deve il serbo iniziare a vincere i tornei se vuole mantenere il trono dell’ATP, altrimenti c’è Sinner che ha già bussato alla sua porta ed è lì, sull’uscio, pronto ad entrare e a scalzarlo.

Andrea Curti