”Se vai a San Francisco metti dei fiori tra i capelli, lì incontrerai delle persone gentili”. Sono passati cinquant’anni da quando Scott McKenzie cantava queste parole nel 1967, in un brano scritto per promuovere il Festival di Monterey, riconosciuto come l’inizio del movimento hippie in quella che passò alla storia come la ”Summer of Love”. Dopo il successo del maxi show, al quale parteciparono 200mila persone, le strade del quartiere Haitght Ashbury di Frisco si coloravano con i vestiti di migliaia di giovani, che ascolatavano acid rock e consumavano Lsd. Fu la nascita di un movimento internazionale, una ribellione contro le istituzioni, la classe media, le armi nucleari, che dalla California si diffuse in tutto il mondo, dove nacquero versioni locali della stessa protesta pacifista. Tanti gli eventi organizzati a San Francisco per rivivere la storia del flower power: l’appuntamento principale è ”The summer of love expercience”, una mostra – allestita fino al 20 agosto al “de young fine art museum”- che ricostruisce il momento culturale attraverso fotografie, film e documentari.
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