ROMA- Vince la Lazio ma i problemi restano. Immobile e Milinkovic; un uno-due che mette in ginocchio il Chievo e regala i primi tre punti in campionato. Settanta minuti in surplace senza acuti e senza accelerazioni degne di nota. Gioco compassato per le due squadre con pochissimi spunti interessanti. La Lazio trova il gol con un colpo di testa di Immobile ma i biancocelesti non danno mai la sensazione di chiudere la partita. Il pareggio del Chievo arriva dal classico errore difensivo come sempre sull’out di sinistra dove spunta Pucciarelli che insacca alla sinistra del numero uno laziale. Il pareggio sostanzialmente è il risultato fino a quel momento giusto ma la gara cambia di ritmo e di contenuti dopo i cambi di Inzaghi che in ritardo manda in campo Caicedo, Lukaku e Marusic. Il ritmo così aumenta, la Lazio è più presente nei 15/20 metri ma per vincere serve un’autentica invenzione di Milinkovic-Savic pronto ad indirizzare con una sassata il pallone nell’angolo tra portiere e palo. E’ 2 a 1, vince la Lazio ma i problemi restano. Problemi legati a filo doppio al mercato. Inzaghi fa “miracoli” ma senza giocatori c’è il rischio fondato di soffrire in tutte e tre le manifestazioni. E’ impensabile affrontare il campionato, l’Europa League e la coppa Italia con un’organico limitato come quello biancoceleste che va in difficoltà quando già incontra Birsa, Castro, Inglese e Pucciarelli, figurarsi quando la Lazio dovrà incontrare le grandi italiane e confrontarsi con squadre straniere di sicuro livello e spessore. Sarebbe assolutamente deleterio pensare che la vittoria della Supercoppa contro la Juventus possa aver cancellato tutti i problemi d’organico. Appare evidente che questa squadra necessiti di almeno 4 giocatori di livello, 2 per pareggiare le cessioni di Keita e Hoedt e altri 2 elementi per migliorare l’intero gruppo chiamato ad affrontare una stagione che si preannuncia particolarmente difficile e piena d’insidie in Italia e all’estero. Tare e Lotito hanno ancora alcuni giorni di tempo per risolvere queste palesi mancanze. Rimanere così vorrebbe dire commettere un clamoroso errore…..imperdonabile ed irreparabile!
Mauro Cedrone
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