europa-leagueROMA-Inizia l’Europa League ed inevitabilmente arriva il ridimensionamento da parte di molti addetti ai lavori e dalla critica in senso generale. Molti ritengono l’Europa League una manifestazione di secondo piano, di poco rilievo mediatico, di scarso interesse perchè imparagonabile al torneo più prestigioso di Champions League. Se il confronto fosse solo riferito agli introiti economici soprattutto quelli relativi alle due finali, beh, indubbiamente ci sarebbero delle ragioni perchè il match di Cardiff ha fruttato più di 200 milioni di euro mentre la finale di Lione garantirà solamente 15 milioni. Dunque il rapporto economico appare improponibile, ma dal punto di vista tecnico l’Europa League non può essere considerata una manifestazione di serie B. Insomma la speranza è che la brutta moda di sminuire questo torneo sia finita e che le italiane tornino ad essere protagoniste, perchè non si vive di sola Champions ed un successo in Europa League darebbe lustro ad una intera stagione appena iniziata. Questo è il consiglio da indirizzare all’Atalanta, alla Lazio ed al Milan. Le tre appena citate hanno tutte le carte in regola per ben figurare. L’Atalanta stravolta da un mercato in uscita non ha nessuna intenzione di sfigurare iniziando dal  match affascinante con l’Everton di Rooney. La Lazio invece torna in Europa con un organico ridotto in almeno due/tre unità dopo le cessioni di Keita, Biglia e Hoedt ma comunque pronto a recitare un ruolo di primo piano dopo la vittoria della Supercoppa contro la Juve. Quindi pensare in grande non è affatto vietato e dunque ci son tutti i presupposti per cominciare bene contro il Vitesse.  Stesso discorso per il Milan che vuole ritrovare il giusto spessore internazionale di un tempo ed iniziare bene contro l’Austria Vienna anche per cancellare subito le quattro sberle prese  dalla Lazio all’Olimpico pochi giorni fa.

Mauro Cedrone