ROMA- La Lazio vola: 8 vittorie in 10 partite. Un ruolino di marcia da grande squadra che alla luce del risultato con il Sassuolo non può più nascondersi. La Lazio è di diritto tra le grandi del campionato. Il 6 a 1 sui neroverdi di Bucchi è da applausi ma solo relativi alla seconda parte di gara. Maestosa, imponente, straordinaria la squadra di Inzaghi dopo un primo tempo piuttosto svogliato, a ritmo blando e con poca voglia di affondare i colpi nei confronti di un’avversario più brillante e veloce ed in grado di mettere spesso in difficoltà la retroguardia biancoceleste soprattutto sull’out di destra zona in cui galleggia patric preso in mezzo dalle accelerate e sovrapposizioni di Adjapong e Duncan. Ed è proprio da un’incursione del Sassuolo in area di rigore che poi nasce la svolta biancoceleste. L’arbitro Maresca decreta il rigore per l’atterramento di Matri.. Penalty decretato senza VAR trasformato da Berardi. Il gol del Sassuolo peraltro meritato, da la scossa alla Lazio che improvvisamente si sveglia e proprio al 45esimo minuto,praticamente sul fischio finale del primo tempo va in gol con una grande punizione di Luis Alberto all’incrocio di sinistra di Consigli: gol e tutti negli spogliatoi per il classico tè. La seconda parte di gara è un monologo biancoceleste. La Lazio mette all’angolo un Sassuolo che pian piano scende di tono mentre i ragazzi di Inzaghi alzano il ritmo ed iniziano a martellare la difesa neroverde. La sequenza di gol è impressionate. La Lazio è un rullo compressore. De Vrij inizia la goleada al 10 minuto: 2 a 1. Passano appena 120 secondi ed il gol questa volta è di nuovo di Luis Alberto. Il Sassuolo è sulle gambe. Bucchi tecnico del Sassuolo non sa più dove metter mano. Al 19simo è il turno di Parolo ad andare in gol con una prepotente incursione in area avversaria. Parolo si ripete ancora con un gol al 24esimo dopo aver raccolto il pallone stampato sul palo per un tiro secco di Marusic. Immobile, e non poteva essere diversamente, chiude la striscia di gol con il classico rigore trasformato di prepotenza. C’è spazio anche per Nani negli ultimi 20 minuti. La gara termina con un tennistico 6 a 1. La Lazio appare di diritto tra le grandi dopo un match simile iniziato con un bel pò di timore nella prima parte dell’incontro ma terminato con una larghissima vittoria che fa sognare i tifosi, i giocatori, il tecnico (sempre più quotato) e la società. Ora la sosta buona per recuperare gli infortunati poi alla ripresa la Juventus…..
Mauro Cedrone
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