Non si può più sbagliare. L’Italia di Ventura deve vincere (con almeno due gol di scarto) contro la Svezia per strappare il pass per il Mondiale in Russia. Sarà tutto esaurito allo stadio Meazza di Milano. Il c.t. Gian Piero Ventura e il capitano dell’Italia Gianluigi Buffon hanno presentato i temi della gara di ritorno ad Appiano Gentile al Suning Center.
GIAN PIERO VENTURA: “Qualcosa cambierà rispetto a Solna, speriamo in meglio. Lo vedremo in vista della gara. Abbiamo analizzato le cose che sono andate bene e quelle meno. La determinazione da sola non basta. Gara fondamentale, ma era uno scenario possibile. Sapevamo di poter fare i play-off vista la presenza della Spagna. Non possiamo essere sorpresi a questo punto. Secondo me l’arbitraggio in Svezia poteva essere gestito meglio, ma fa parte del gioco. A fine partita ho solo detto che la partita poteva essere gestita in maniera più corretta. Certo che se poi domani uno dei nostri giocherà con la maschera protettiva per il naso. Noi siamo l’Italia, se ci qualifichiamo, lo faremo giocando al calcio. Io non so che partita ci sarà domani, ma spero che ci sarà correttezza. Domani servirà tutto: tattica, cuore e determinazione. Consigli degli altri? Tutti gli allenatori ascoltano i consigli, ma poi alla fine decidono con la loro testa. Il campo ci dirà tutto. Jorginho? Quello che ho detto in passato sul suo conto lo pensavo e non cambio idea”.
GIANLUIGI BUFFON: “Un momento carico di tensione vista la posta in palio. Abbiamo tutti grandi responsabilità. Abbiamo la possibilità per ribaltare il risultato. Culliamo il sogno di andare al Mondiale. E’ capitato tante volte nella mia carriera di essere davanti a delle gare così. Un passaggio del turno sarebbe importante per il movimento calcistico nazionale, innanzi a ciò i discorsi relativi al mio personale futuro non sono importanti. In questo momento la mia situazione è secondaria, non conta nulla. Abbinerei la soddisfazione personale a quello collettivo, che è sicuramente più importante. Noi giocatori la viviamo in modo sereno, ma ognuno di noi la vive nel suo modo personale. Per quanto mi riguarda da venerdì sono in tensione, ho la giusta attenzione per la gara. Agli italiani non vogliamo dare messaggi a parole, ma sul campo. Certo li invitiamo a sostenerci, ma ora da parte nostra è arrivata l’ora dei fatti”.
FONTE GAZZETTA.IT
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