ROMA-“Ho dato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto di fare lo stesso al consiglio. Nessuno lo ha fatto. Siamo arrivati ad un punto di speculazione che ha raggiunto limiti impossibili. Stamattina il quadro non era cambiato. La Lega Pro non era con la maggioranza. Quello di stilare un programma lo avevo visto come un fatto positivo di un sistema sportivo che si permette di prendere decisioni gravi quando la serie A e la serie B non ci sono”.
“Noi riverenze non ne facciamo. Viviamo di mezzi nostri, abbiamo dato 30 milioni al Coni e meno di 50 per la contribuzione che abbiamo usato per la base. Stiamo valutando un insuccesso sportivo. Ieri il numero uno del Coni, Giovanni Malagò ha detto che il ct Gian Piero Ventura è stato scelto da Marcello Lippi. Il mio nome non è stato fatto. Ecco io pago la scelta di Ventura che non è mia e ora lo sapete tutti. Dove sono i risultati delle altre federazioni? Vogliamo parlare dei rapporti internazionali? Chi è andato a Istanbul per parlare? Secondo voi come mai ora abbiamo 4 squadre in Champions? Chi ha fatto queste operazioni? Gli gnomi che sono dietro le scrivanie italiche?”
“Io chiedevo un rinvio di 10 giorni affinché ci fosse anche la serie A a votare. E invece no. C’era bisogno del grande nome del condottiero prima di marzo (data in cui l’Italia giocherà due amichevoli). Io ho parlato con quattro o cinque tecnici…sono tutti impegnati. È una menzogna che non venivano per me”.