Si è spento questa notte a Roma Volfango Patarca. Storico responsabile tecnico del vivaio della Lazio, aveva 72 anni. Lunghissima la lista dei talenti da lui scoperti: da Alessandro Nesta e Marco di Vaio, sino a Luigi Di Biagio e Paolo Di Canio. Dopo aver lasciato la Lazio nel 2005, ha lavorato in diverse società di calcio giovanile nella Capitale.

Con gli altri colleghi (quelli della prima ora) lo incontravamo spesso. Soprattutto quando giocavano gli Allievi o la Primavera. “Ciao Volf” e lui di rimando “Ciao belli” e li iniziava la lunga chiacchierata sulle scuole calcio sparse nei quartieri romani, sui ragazzi biancocelesti da lui visionati e sulla possibilità di aprire un vero e proprio Centro di Addestramento per Giovani Calciatori in Italia ed all’estero. La sua passione per il calcio giovanile era infinita. I campetti di periferia erano il suo pane quotidiano. Le scoperte di talenti erano le sue vittorie. I racconti su giovani calciatori che poi son diventati campioni a livello nazionale ed internazionale erano meravigliosi e commoventi. Aneddoti infiniti su chi sarebbe arrivato in serie A e chi invece avrebbe fatto meglio a cambiare sport. Volf era un fiume in piena soprattutto quando si parlava di Lazio, quella dell’ultimo decennio dove lui avrebbe dato l’anima pur di continuare a farne parte. Volf lascia un vuoto incolmabile nel calcio, quello vero, quello dei giovincelli sui campi di terra battuta ed in tutti noi che lo stimavamo, ammirati dalla sua preparazione e dal suo amore verso quel “calcio-ragazzino” bello e non inquinato dal denaro.

MaCed.