ROMA-E’ sembrata un’amichevole di fine ritiro, un pò come quando la Lazio lascia Auronzo e si congeda dai tifosi presenti sugli spalti del Giandegiacomo e termina la preparazione in montagna con la gara di congedo contro una squadra di serie B. L’impressione all’Olimpico è stata proprio questa tra Lazio e Cittadella. Un 4 a 1 praticamente scontato, frutto di una differenza notevole tra le due compagini. Il livello tecnico è emerso immediatamente. Un primo tempo marcatamente biancoceleste, con Immobile, Milinkovic, Leiva ma soprattutto Felipe Anderson sugli scudi, quest’ultimo contento d’incamerare minuti su minuti e pronto a proporre giocate di prim’ordine come prima del lungo infortunio. In gol, il primo, il solito Immobile che sembra aver smaltito la rabbia accumulata durante e dopo il match col Torino lunedì sera all’Olimpico caratterizzato dalle polemiche feroci riferite alla direzione dell’arbitro Giacomelli. In gol anche Anderson con uno dei suoi guizzi mortiferi e palla tra le gambe del portiere del Cittadella in uscita. Anche il terzo gol nasce da un’incursione dalla destra con relativo cross ed autorete del centrale amaranto intento a contrastare l’incursione di Wallace.. Il Cittadella si impegna ma il divario tecnico è notevole. L’unico gol dei ragazzi di Venturato arriva infatti da una punizione dal limite valutata male da Strakosha che si infila all’incrocio dei pali. Crescono un pò i granata ma senza impensierire più di tanto i biancocelesti che vanno ancora in gol con Immobile svelto a fare lo “scavetto” al portiere avversario in uscita. Inzaghi è soddisfatto cambia un pò di giocatori più stanchi anche in vista del prossimo duro match di campionato con l’Atalanta. Il passaggio di turno in coppa Italia indica come prossimo avversario la Fiorentina di mister Pioli, un cliente di caratura (come si è visto in campionato), decisamente più forte del team veneto di passaggio allo stadio Olimpico.
Mauro Cedrone
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