ROMA – Una sconfitta che ha fatto male, quella con l’Inter, ma anche la voglia di ripartire. All’ora di pranzo di domani, arriva all’Olimpico la Spal e la Lazio vuole riprendere il cammino da dove l’ha lasciato. “Abbiamo perso largamente una partita per noi molto importante, non doveva succedere. Fino al primo gol dell’Inter c’era stato però equilibrio, avevamo creato dei buoni presupposti. Siamo calati dopo il gol di Icardi, era la prima palla che concedevamo. Prima Icardi non era arrivato sul tiro-cross di Perisic, ma l’abbiamo rivisto ed era in enorme fuorigioco. Abbiamo analizzato e parlato del ko, ci siamo presi le nostre responsabilità, io in primis. Ora pensiamo a domani, l’avversario è forte”. Le dichiarazioni di Parolo “l’Inter ci ha creduto più di noi” non lasciano indifferente Inzaghi. “Lunedì sì, l’Inter ha meritato di vincere. Ma bisogna avere il giusto equilibrio, venivamo da tre vittorie, non eravamo dei fenomeni dopo Marsiglia e ora non bisogna esagerare al contrario. Non c’è stato tempo di parlare della vittoria a Marsiglia, poi ce n’è stato di più per parlare del ko con l’Inter. Il calcio è così, ma serve equilibrio: quando si vince, quando si perde. E bisogna guardare quello che hanno fatto questi ragazzi. Due anni fa siamo arrivati quinti, l’anno scorso quarti a pari punti e abbiamo vinto la Supercoppa. Ripeto, bisogna vedere ciò che stiamo facendo. Stiamo meritando la posizione che abbiamo in campionato e in Europa League”. L’obiettivo,. come detto, è ripartire contro una Spal che all’Olimpico ha già trovato tanti sorrisi. “L’anno scorso con la Spal abbiamo fatto 0-0 a casa e vinto a Ferrara dopo un inizio un po’ complicato. I ragazzi hanno visto la partita della Spal con la Roma, quando hanno vinto all’Olimpico con merito. Non dobbiamo fallire”. Il tema scivola su una Lazio che fatica con le grandi perché sono più attrezzate.”Non lo so se sono più attrezzate, se n’è parlato, ognuno fa le proprie analisi. Il mio primo anno siamo arrivati quinti, ripeto. Il secondo quarti come l’Inter e abbiamo trionfato in Supercoppa. Siamo rimasti con tanta voglia e forza, poi a volte a Roma si è eccessivi nei giudizi. Bisogna accettare quando si perde 0-3. Se avessimo vinto a Marsiglia e avessimo avuto una settimana piena dopo, magari avremmo parlato più della vittoria. Ma c’è stato solo un giorno e mezzo prima di giocare con l’Inter. Ascoltiamo le critiche, ma quelle giuste”. L’obiettivo non cambia, nonostante la dolorosa sconfitta di lunedì ed è il ritorno in Champions. “Dopo un quinto posto, un quarto posto e una Supercoppa, uno magari può pensare di avere “già fatto”. Ma io ci credo fortemente, ci credono anche i miei ragazzi, ce la siamo giocati con tutti. L’anno scorso siamo stati anche penalizzati da altri fattori. Ci vuole tantissimo equilibrio in questa piazza, la conosco, accade sempre qualcosa per destabilizzare. Non va bene. Il primo anno io non era adatto. Il secondo anno c’era la sindrome della seconda stagione. Il terzo anno è uscito il fatto di non crederci. La Lazio è quarta in classifica, è seconda in Europa League in un girone difficilissimo. Ci vuole equilibrio, facciamo il nostro percorso sapendo che dobbiamo crescere e che alcune partite vadano giocate in modo diverso. Noi ci crediamo, forse in determinate partite siamo stati penalizzati dagli episodi. La voglia del gruppo e dello staff tecnico è la stessa, forse anche maggiore. Vogliamo confermarci e per ora lo stiamo facendo. Anche il Marsiglia era forte, con la difesa a tre abbiamo vinto ed eravamo tutti fenomeni. Poi con l’Inter abbiamo perso e sono arrivate le critiche. Dobbiamo ascoltare quelle costruttive. Non abbiamo avuto la stessa voglia e intensità del Velodrome. Il gol di Icardi è arrivato un po’ in modo fortuito: Vecino aveva tirato e la palla è finita a Icardi. Abbiamo analizzato il ko, ci servirà come lezione più avanti. Adesso pensiamo a battere la Spal. E ripartire”.
FONTE FOOTBALLPRESS.IT
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