TERZA SCONFITTA IN 4 PARTITE E SETTE GOL INCASSATI E’ IL RIASSUNTO DI UN’INIZIO DI STAGIONE DECISAMENTE PREOCCUPANTE ALLA LUCE DEL TRACOLLO CONTRO UNA JUVENTUS LANCIATA VERSO LE PRIME POSIZIONI IN CLASSIFICA. DUNQUE UNA LAZIO IRRICONOSCIBILE CHE SI PIEGA DAVANTI ALLA FURIA BIANCONERA CHE REGOLA CON UN NETTO 3 A 1 UN’AVVERSARIO INERME E LONTANO ANNI LUCE DA QUELLA STRAORDINARIA VITTORIA SUL NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA DELLO SCORSO CAMPIONATO. LE PRIME AVVISAGLIE DI UNA PARTITA IN SALITA SI SONO CONCRETIZZATE PRATICAMENTE SUBITO DOPO IL PRONTI VIA CON I TIMORI BIANCOCELESTI DAVANTI AD CONTINUO POSSESSO PALLA BIANCONERO ESLOSO AL NONO MINUTO CON IL GOL DI VLAHOVIC ED AL 26esimo CON FIONDATA DI CHIESA DAVANTI AD UNA DIFESA BIANCOCELESTE PRATICAMENTE FERMA. LA JUVE HA UNA MARCIA IN PIU’ APPARE EVIDENTE RISPETTO AD UN’AVVERSARIO TIMOROSO E LENTO. LENTO ED ANZI LENTISSIMO NELLE SPORADICHE RIPARTENZE CHE PORTANO LA SOLA FIRMA DI LUIS ALBERTO (IL MIGLIORE DEI BIANCOCELESTI) CON UN GRAN GOL AL 64esimo, BUONO PER RIDARE UN PO’ DI FIDUCIA E VOGLIA DI RECUPERARE IL RISULTATO. UNA SPERANZA CANCELLATA PERO’ ALCUNI MINUTI DOPO DAL GOL, ANZI GRAN GOL DI VLAHOVIC CHE METTE FINE ALLE SPERANZE BIANCOCELESTI CHE EVAPORANO DAVANTI AD UN NETTO 3 A 1 CHE GENERA UN’INEVITABILE BRUTTA FIGURA. FIGURACCIA CULMINATA CON IL SILENZIO STAMPA DELLA SQUADRA E DEL TECNICO CON BOCCHE CHIUSE PER TUTTI GLI ADDETTI E ZERO DICHIARAZIONI IN RIFERIMENTO ALL’ARBITRAGGIO DI UNO SCARSO DIRETTORE DI GARA ….CHE NON PUO’ COMUNQUE GIUSTIFICARE UN CROLLO VERTICALE DELLA LAZIO IN CASA DEI BIANCONERI SALITI A 10 PUNTI IN CLASSIFICA DIETRO SOLO ALL’INTER IN TESTA DOPO L’EMOZIONANTE GOLEADA DI SAL SIRO.
REDAZIONE
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