PASSO INDIETRO DELLA LAZIO, LONTANA DA QUELLA VISTA CON IL MILAN. PROBABILMENTE LA MANCANZA DEL GIUSTO CORAGGIO HA CONDIZIONATO LA GARA DELLA SQUADRA BIANCOCELESTE, PRIVA DI QUELLA VERVE FATTA VEDERE IN ALTRE OCCASIONI. ALLA FINE LA LAZIO SALVA LA FACCIA ALL’ULTIMO SECONDO DOPO LA TRAVERSA COLPITA DA MILENKOVIC, ALTRIMENTI SAREBBE STATA UN’INCREDIBILE DEBACLE. ALLA FINE COMUNQUE E’ STATO UN PAREGGIO CHE NON SODDISFA NESSUNO E MEN CHE MENO I TIFOSI LAZIALI CONVINTI DI POTER ASSISTERE AD UN’ALTRA PROVA CONVINCENTE DEI BIANCOCELESTI DOPO QUELLE VISTE IN PRECEDENZA CON LE TRE VITTORIE CONSECUTIVE BUONE, ANZI OTTIME PER GALLEGGIARE NELLE PRIME POSIZIONI DI CLASSIFICA. ED INVECE DOPO TRE PRESTAZIONI DI LIVELLO LA LAZIO DEVE REGISTARE UNO STOP PER MERITO DI UNA FIORENTINA CAPARBIA E PERICOLOSA. COMPAGINE OVVIAMENTE DECISA A FAR SALTARE LE AMBIZIONI DI VITTORIA DEI BIANCOCELESTI CONVINTI DI POTER ANDARE AL SECONDO POSTO INSIEME ALL’INTER. UN SOGNO RIMASTO TALE ALLA LUCE DELLA PRESTAZIONE DELL’OLIMPICO SOPRATTUTTO DOPO QUEL SECONDO TEMPO MARCATAMENTE VIOLA CON 2/3 OCCASIONI CLAMOROSE FALLITE DAGLI UOMINI DI MISTER ITALIANO. LA LAZIO RESTA COSI’ AL PALO SENZA APPROFITTARE DELLE CADUTE VERTICALI DI MILAN E JUVENTUS, MENTRE L’UNICA SODDISFAZIONE IN UN TARDO POMERIGGIO DI FINE GENNAIO E’ STATO IL RITORNO IN CAMPO DI CIRO IMMOBILE, LA SOLA NOTA POSITIVA IN UNO SPARTITO SENZA ACUTI.

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