AL PRONTI VIA LA LAZIO E’ UN FULMINE ED IN AREA GUADAGNA IMMEDIATAMENTE UN RIGORE PER UN NETTO FALLO SU IMMOBILE CHE NON TRASFORMA E SPARA LA SFERA ALTA OLTRE LA TRAVERSA. RIGORE FALLITO MA LO SPARTITO DELL’INCONTRO APPARE SUBITO CHIARO: LAZIO PERENNEMENTE IN POSSESSO PALLA E DOMINIO DELLA META’ CAMPO AVVERSARIA CON LO SPEZIA IN RETROGUARDIA A DIFENDERSI COME PUO’. DIFESA CHE PERO’ CAPITOLA AL 12esimo SOTTO LA STOCCATA MORTIFERA DI ZACCAGNI TERMINALE DI UN GRANDE AZIONE CORALE DELLA SQUADRA BIANCOCELESTE. LO SPARTITO E’ IL MEDESIMO ANCHE IN OCCASIONE DEL SECONDO GOL DI ROMAGNOLI CON STOCCATA DAL LIMITE DELL’AREA. IL DUE A ZERO METTE IN OVVIA EVIDENZA LA DIFFERENZA TRA LE DUE SQUADRE: LA LAZIO AFFONDA I COLPI E LO SPEZIA CERCA DI LIMITARE I DANNI SENZA PERALTRO RIUSCIRCI. AL 35esimo MILINKOVIC FA LE PROVE PER PRENDERE LE MISURE ALLA PORTA AVVERSARIA COLPENDO UNA TRAVERSA AL 35esimo. E’ IL PRELUDIO ALLA DOPPIETTA DEL MAGNIFICO CENTROCAMPISTA. IL PRIMO GOL DEL SERBO E’ PREPARATO COME SE DAVANTI LA PORTA DELLO SPEZIA SI GIOCASSE A CALCETTO. GOL BELLO E DIVERTENTE CHE ANNUNCIA LA VOLONTA DI SERGEJ DI LASCIARE ANCORA UN SEGNO SULLA GARA DI META’ GIORNATA FISSATA PER LE ORE 12.30. E MILINKOVIC DECIDE COSI’ DI METTERE IL SIGILLO FINALE AD UNA PARTITA A SENSO UNICO, CON UN GOL AL 90esimo PRIMA DEL FISCHIO FINALE DELL’ARBITRO LUCA SACCHI.
REDAZIONE
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