LA LAZIO FRANA A SAN SIRO E METTE A RISCHIO IL SECONDO POSTO CON QUESTA TERZA SCONFITTA NELLE ULTIME 4 GARE. LA LAZIO DEVE IMMEDIATAMENTE INVERTIRE QUESTA PERICOLOSA TENDENZA SE VUOLE RIMANERE AGGANCIATA AI PRIMI QUATTRO POSTI IN CLASSIFICA. LA SCONFITTA PESANTE DI SAN SIRO DEVE ESSERE METABOLIZZATA E CANCELLATA IMMEDITAMENTE DAI BIANCOCELESTI PER TORNARE DI NUOVO A VINCERE ALMENO 2 GARE NELLE PROSSIME 4 PARTITE, MAGARI ACCOMPAGNATE ANCHE DA UN PAREGGIO PER RIMANERE ANCORA LASSU’ E DIMENTICARE COSI’ LO SCIVOLONE DI MILANO. UNO STOP PESANTE QUELLO PREPARATO PERFETTAMENTE DAI ROSSONERI PRONTI A REGOLARE GLI UOMINI DI SARRI CON DUE GOL NEL PRIMO TEMPO, CON FIRMA AL 17esimo DI BENACER (MA C’ERA UNA PUNIZIONE SU MARCOS ANTONIO) ED AL 29esimo DI HERNANDEZ, CON PROVEDEL ECCESSIVAMENTE FUORI DAI PALI. LA LAZIO APPARE IMMEDIATAMENTE PREVEDIBILE E PASSIVA DAVANTI AD UN MILAN VELOCE, PERICOLOSO E CRUDELE. SECONDO TEMPO STESSO COPIONE DEL PRIMO ACCOMPAGNATO DALLA SCARSA FORMA DELL’ARBITRO. SARRI CAMBIA QUALCOSA MA NON CAMBIA LO SPARTITO DEL MATCH IMPOSTO DAI ROSSONERI CON I BIANCOCELESTI CHE ARRIVANO AL TIRO, IL PRIMO DI TALE NOME, AL 70esimo EVIDENZIANDO L’INADEGUATEZZA DELLA LAZIO, INGUARDABILE CONTRO UN MILAN PREPOTENTE, ASSOLUTAMENTE VELLEITARIO E SEMPRE DECISO E PRIMO SU OGNI PALLONE. A POCO SERVONO I CAMBI DECISI DA SARRI CHE FANNO REGISTRARE SOLO UN COLPO DI TESTA DI ROMAGNOLI ALTO SULLA TRAVERSA E DI BASIC AL 94esimo CHE “SBUCCIA” UN PALLONE IN AREA DI RIGORE AD UN METRO DALLA PORTA, CERTIFICANDO L’EPISODIO COME UNICA AZIONE PERICOLOSA DELLA LAZIO CHE METTE FINE ALLA SCONFITTA IN TERRA MENEGHINA DELLA SQUADRA DI SARRI PARTICOLARMENTE CONTRARIATO PER LA BRUTTA FIGURA RIMEDIATA DALLA SUA LAZIO.

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