Difficile commentare una gara come la semifinale odierna; una gara dominata dall’Inter fin dal fischio d’inizio per i propri valori e meriti, a tal punto che quelli messi in campo della Lazio non avrebbero potuto ridurre la differenza in campo e controbilanciarli. Basti considerare il numero di tiri in porta dei nerazzurri a fronte di quelli dei biancocelesti: tanti a niente! Succede, non dovrebbe ma succede. Del resto il calcio contrappone due squadre e a vincere solitamente tra le due è quella che gioca meglio, o che comunque tira di più e di meno subisce i tiri e la pressione avversaria. Ergo, nessuno scandalo e tanti complimenti all’Inter del nostro Simone Inzaghi. E mentre lunedì l’Inter affronterà il Napoli in finale, domani la Lazio tornerà a Roma con il rammarico di non essere riuscita a esprimere il proprio gioco davanti anzi imbrigliata dalla squadra più papabile alla conquista dello scudetto. Cosa dire della Lazio? Ah, si: non pervenuta. Ma per fortuna, dopo una gara c’è n’è sempre un’altra e la Lazio è attesa in campionato e nelle fasi a eliminazione diretta che tra Champions e Coppa Italia mantengono comunque la società è la squadra ai vertici del calcio europeo. Stefano Lesti
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