LA LAZIO ESCE SCONFITTA ANCHE NELLA SECONDA GARA, QUELLA DI RITORNO CON IL BAYERN E DICE ADDIO ALLA COPPA DEI CAMPIONI. IL DUE A UNO E’ IL RISULTATO FINALE CHE VA ANCHE STRETTO A LEWANDOWSKY E COMPAGNI. TROPPO PIU’ FORTI GLI UOMINI DI FLICK ANCHE NELLA SECONDA PARTITA LASCIANDO ALLA LAZIO POCO O NULLA, SOLO LA MAGRA SODDISFAZIONE E CONSOLAZIONE DEL GOL DI PAROLO. POI COME VOLEVASI DIMOSTRARE IL NULLA O POCO PIU’. ENORME LA DIFFERENZA TRA LE DUE SQUADRE NEI 180 MINUTI. MIGLIORI I TEDESCHI PRATICAMENTE SU TUTTO, PIU’ FORTI SUL PIANO DELLA VELOCITA’, SUL POSSESSO PALLA, SUL CONFRONTO FISICO, SUL FRINTE DELLA CATTIVERIA E SUI CONTRASTI. PIU’ AGGRESSIVI I CAMPIONI DEL MONDO E D’EUROPA, SEMPRE PRONTI A FARE PRESSING ASFISSIANTE SU QUALSIASI AVVERSARIO E SOPRATTUTTO SU TUTTI I PORTATORI DI PALLA. STRAORDINARIA PECULIARITA’ DEI CAMPIONI CHE ALLA FINE DEI LORO MATCH PORTANO A CASA COME DI CONSUETO SEMPRE OTTIMI RISULTATI, PRATICAMENTE CONTRO TUTTI GLI AVVERSARI CHE INCONTRA SUL PROPRIO CAMMINO. ANCHE QUESTA VOLTA IL RISULTATO E’ APPARSO IMMEDIATAMENTE SCONTATO GIA’ DALLE PRIME BATTUTE. QUESTIONE DI MENTALITA’ E DI ABITUDINE A VINCERE LE GARE CON LO STESSO PIGLIO DI SEMPRE. GIA’ AL PRONTI VIA IMMEDIATO POSSESSO PALLA E SUBITO GRAN VELOCITA’ DA TOGLIERE IL RESPIRO AD ACERBI E COMPAGNI FINO AL RIGORE PROVOCATO DALL’INSUFFICENTE MURIQI SU GORETZKA AL 32ESIMO. PENALTY TRASFORMATO OVVIAMENTE DA LEWANDOWSKY IN UN PRIMO TEMPO DECISAMENTE A SENSO UNICO CON UN SOLO TIRO IN PORTA DI MILINKOVIC DI TESTA. STESSO SPARTITO NELLA SECONDA PARTE DI GARA CON GOL STAVOLTA DI CHOUPO-MOTING AL 72ESIMO. IL POSSESSO PALLA È CONTINUO, INTERROTTO SOLTANTO ALL’82ESIMO DA UN’OFFENSIVA DELLA LAZIO CONCLUSA CON IL GOL DI TESTA DI PAROLO. UN CONTENTINO CHE METTE PRATICAMENTE FINE AD UNA GARA SIMILE AL MATCH DELL’ANDATA, QUELLO DEL 4 A 1 ALL’OLIMPICO, DECRETANDO COSI’ LO STRAPOTERE NEI 180 MINUTI DEL BAYERN MONACO, STRAORDINARIO CAMPIONE D’EUROPA E DEL MONDO. UN KATERPILLAR DI FRONTE AD UNA LAZIO NON ALL’ALTEZZA DEL GRANDE AVVERSARIO EUROPEO. UNA LAZIO RIDIMENSIONATA ANCORA UNA VOLTA PER COLPA DI UN’ORGANICO NON DA COPPA DEI CAMPIONI, EVIDENZIANDO, SEMMAI CE NE FOSSE ANCORA BISOGNO, LE SOLITE RESPONSABILITA’ IN SEDE DI MERCATO ESTIVO ED INVERNALE DELLA SOCIETA’ BIANCOCELESTE. (IN CHIUSURA UN “IN BOCCA AL LUPO” A LAZZARI DOPO IL PREOCCUPANTE INFORTUNIO ALLA MANO SINISTRA CON PROBABILE FRATTURA DEL DITO MIGNOLO).
MAURO CEDRONE
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